derbyderbyderby calcio estero I retroscena della Juventus in visita da Trump tra facce imbarazzate e domande scomode

L'episodio

I retroscena della Juventus in visita da Trump tra facce imbarazzate e domande scomode

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L'imbarazzo dei giocatori bianconeri di fronte al presidente USA che ha chiesto loro di donne nello sport e ha anche parlato con i giornalisti della guerra.
Federico Iezzi
Federico Iezzi Collaboratore 

La Juventus ieri ha fatto visita a Donald Trump, nello Studio Ovale, prima del debutto dei bianconeri al Mondiale per Club. Le immagini dei giocatori bianconeri alle spalle di Trump, mentre parlava di Iran e della guerra in Medio Oriente, hanno fatto il giro del mondo. Innumerevoli oggi i meme e i post sui social a riguardo. E nel corso della giornata sono anche iniziati a uscire i retroscena e le parole dei calciatori su questo strano e divertente episodio.

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La visita particolare della Juventus a Trump

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Non è inusuale che squadre sportive straniere, ma anche americane, vadano a fare visita al presidente degli Stati Uniti. Lo ha fatto, ieri, anche la Juventus di Igor Tudor. In organico, tra l'altro, la Vecchia Signora ha anche due giocatori statunitensi: Winston McKennie e Timothy Weah. Non è stata una semplice visita però: in pratica la squadra ha preso parte, piazzata alle spalle del presidente, al briefing con i giornalisti. Incontro di notevole importanza, visto che si è parlato soprattutto della possibilità di partecipare alla campagna di bombardamenti israeliani contro l'Iran.

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L'imbarazzo dei giocatori e la domanda scomoda di Trump

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Le immagini sono rapidamente diventate virali. E virali sono diventate anche le facce e le espressioni dei calciatori. I volti dei calciatori, infatti, tradiscono un evidente imbarazzo. Tutti, anche i due nazionali americani, erano decisamente perplessi. E l'imbarazzo è aumentato quando il presidente USA ha rivolto loro una domanda abbastanza scomoda sulle donne nello sport. Nello specifico the Donald ha chiesto ai giocatori della Juventus: "Avete mai avuto donne in squadra? Una donna potrebbe entrare nella vostra squadra, ragazzi? Ditemelo, cosa ne pensate?". Locatelli, Weah e altri bianconeri si sono lasciati andare ad un sorriso, guardandosi tra di loro senza sapere cosa rispondere. Alla fine a rispondere è stato Comolli che ha menzionato la squadra femminile.

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Le parole di Weah

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Oggi, dopo il debutto della Juve nel Mondiale per Club, sono arrivate le prime dichiarazioni riguardo a questo curioso incontro. Timothy Weah ha parlato ed ha espresso con grande franchezza il proprio stupore per quanto accaduto: "Onestamente è stato tutto una sorpresa per me. Ci hanno detto che dovevamo andare e non abbiamo avuto scelta. È stato un po’ strano. Quando ha iniziato a parlare di politica, dell’Iran e tutto il resto, è stato tipo: io voglio solo giocare a calcio, amico".

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La posizione di McKennie

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Trump ha elogiato i due statunitensi in forza ai bianconeri definendoli "grandi calciatori americani" ma McKennie, in passato, è stato molto critico nei suoi confronti: "Non credo che Trump sia la persona giusta per il ruolo di presidente. Credo che non capisca la responsabilità che ha verso l’intero Paese. Penso che sia ignorante e non lo sostengo".