Ildefons Lima ha incarnato per anni il volto del calcio in Andorra, costruendo una carriera che ha sfidato i limiti di un paese senza tradizione calcistica. Nato a Barcellona e cresciuto in Andorra, ha mosso i primi passi nei vivai locali e si è affermato come un professionista che ha saputo confrontarsi con campionati stranieri, portando esperienza internazionale alla nazionale di Andorra.
Il focus
Ildefons Lima: il capitano che ha fatto grande il calcio andorrano

La storia sportiva di Ildefons Lima ha dimostrato che la provenienza geografica non ha limitato le ambizioni: ha portato Andorra in stadi importanti, ha generato visibilità per il movimento nazionale e ha lasciato un’eredità tangibile per le generazioni successive. "Far parte della nazionale era un sogno diventato realtà", aveva detto, sintetizzando il valore simbolico del suo percorso.
Ildefons Lima, da Andorra verso il mondo

Ha giocato in nazioni diverse e ha accumulato esperienze. Oltre ad aver giocato in Spagna, Grecia, Messico, e Svizzera, ha giocato anche in Italia. Ildefons Lima è stato per due volte giocatore della Triestina. Il primo periodo, dal 2005 al 2009, in serie B. Poi, vi è ritornato fra il 2011 ed il 2012 in serie C. Su richiesta del presidente Tonellotto, viene inizialmente schierato come centravanti, salvo poi tornare ad essere utilizzato come difensore.
Grazie al continuo allenamento, ha allungato notevolmente la sua carriera. La sua esperienza lo ha reso un riferimento. Nonostante provenisse da un contesto marginale nel panorama calcistico europeo, è riuscito a mantenere alto il suo standard professionale. Inoltre, ha dimostrato come la continuità in allenamento e la propensione all'adattabilità in altre nazioni, abbiano favorito una carriera importante.
Record, numeri e leadership

Con la maglia della nazionale di Andorra ha collezionato presenze e gol che hanno riscritto i primati della federazione: ha superato i traguardi dei suoi predecessori e ha detenuto record di longevità internazionale. Ha assunto la fascia di capitano, ha guidato il gruppo in numerose qualificazioni e ha mostrato una capacità di incidere anche in fase offensiva, trasformando calci piazzati in occasioni da rete.
Pur essendo un centrale di difesa, ha mostrato un fiuto per il gol che ha sorpreso avversari e commentatori. Spesso, ha segnato reti decisive in partite di qualificazione e ha combinato fisicità a lucidità tecnico-tattica. Questa doppia dimensione ha aggiunto valore alle squadre che ha servito e ha contribuito a elevare il profilo del calcio andorrano sui palcoscenici internazionali.
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