Radja Nainggolannon è mai stato un giocatore banale. Missili scagliati verso la porta, contrasti duri, look eccentrici, svariati stati di ebbrezza e soprattuto senza peli sulla lingua. Attualmente gioca nella serie B belga, nel Lokeren-Temse, ma continua a far parlare di sè tramite le sue uscite mediatiche. Dopo aver rilasciato commenti non proprio di stima sulla rosa attuale della Roma ("Konè forte solo fisicamente e Dovbyk è un sopravvalutato"), l'ex Roma ha parlato dell'attuale CT del Portogallo, Roberto Martinez.
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L’ex Roma Nainggolan polemico: “Roberto Martinez è un allenatore scarso e senza idee”

Le problematicità dell'esperienza col Belgio
—L'ex stella della serie A, presso il canale Youtube di Junior Vertongen, ha provato a riavvolgere il nastro a proposito del suo rapporto con la nazionale belga. Una relazione conflittuale dato che sono solo 30 le presenze in ambito internazionale condite da 6 gol. Il 37enne si è dunque espresso così: "Ho avuto un impatto minimo rispetto a quello che avrei potuto avere. Lo so, sono onesto, ma non è stato solo colpa mia". Radja ammette quindi le sue colpe ma giudica negativamente anche il lavoro dei commissari tecnici passati per le diables rouges: Marc Wilmots (2012-2016) e Roberto Martinez (2016-2022).

Le durissime parole di Nainggolan su i suoi vecchi CT
—L'obiettivo principale contro cui si è scagliato Nainggolan, più che Marc Wilmots, è stato Roberto Martinez: "Marc Wilmots non mi ha schierato titolare a Euro 2016, ma ero uno dei migliori giocatori del campionato. Poi Martínez mi ha escluso senza motivo. Le sue motivazioni continuano a essere assurde per me. Perché, secondo me, non è un esperto di calcio ed è un pessimo allenatore." L'ex Cagliari ha poi rincarato la dose, sottolineando la mancanza di un'identità tattica:
"Un buon allenatore è qualcuno che dà un'idea alla squadra. Con Martínez il Belgio non ha mai avuto un'idea. Quando eravamo in difficoltà, la soluzione è arrivata dalle qualità individuali di KDB , Eden Hazard o Romelu Lukaku." Radja poi prosegue: "Martínez era bravo con i media; le sue partite erano sempre buone. Non c'era mai nulla che potesse essere migliorato. Bisogna essere autocritici. Lui non lo ha mai fatto. In ogni caso, non mi ha mai preso da parte perché non gli piacevo. Ma penso che il Belgio avrebbe potuto vincere premi se avesse mai investito in un buon allenatore".
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