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Manchester United? Il citizen Noel Gallagher sprezzante: “Non contano più nulla…”

Manca poco all’inizio della Premier League e il cantautore ex Oasis, grande tifoso del Manchester City sin da bambino, ha parlato a Sky Sport nello speciale Rock&Ball, "Noel Gallagher, il mio Man City". Tanti i temi toccati: il rapporto con...

Davide Capano

“Sono un tifoso da quando sono nato. Il primo match che ho visto è stato nel 1974, giocavamo in casa contro il Newcastle United e abbiamo vinto 5-1, questo è quello che ricordo. È la squadra per cui tifo da tutta la mia vita, da circa 46 anni”. Così Noel Gallagher inizia l’intervista, seduto sul divano del “Grand Hotel Majestic” di Bologna, con Valentina Fass, collega di Sky Sport.

Ecco le altre dichiarazioni del cantautore e chitarrista ex Oasis:

MAN CITY“La relazione con il club da quando sono famoso è incredibile. Pep Guardiola è un mio amico, festeggio con i giocatori nello spogliatoio. Sono momenti in cui mi sento come un bambino. Per anni è stato un disastro anche se ugualmente divertente, ma ora siamo un grande club, vinciamo titoli, abbiamo il miglior allenatore del mondo e la migliore squadra del mondo, non potrei essere più felice”. ‘Ora le telecamere ti inquadrano alla partita…’ lo pungola la Fass. “Si ne sono consapevole – risponde Noel –, quando sono a una partita a un certo punto so che apparirò sui maxischermi, ma non è un problema. Ci sono diversi momenti che mi hanno lasciato a bocca aperta, ma il più grande è quello che descrivo come ‘l’Agüero moment’. Se potessi rivivere un solo momento, vorrei stare negli spogliatoi con i giocatori per sempre, non me ne andrei mai da lì. Tutte le persone hanno l’immagine del City attuale, con molti soldi e tutto il resto. Ma fino a qualche anno fa eravamo veramente terribili, giocavamo nella Third Division. Credo non si possa riassumere un club in una frase, questo è ciò che rende il calcio affascinante: l’essere sempre in costante cambiamento. Siamo passati dall’essere, 12-15 anni fa, un gigante dormiente a oggi dove possiamo permetterci di comprare grandi giocatori da ogni parte del mondo e avere un allenatore come Pep Guardiola. Insomma avere la sensazione che siamo qui per rimanerci. E questa è una grande cosa per i tifosi, che tutto questo sia ora la normalità”.

Un momento vissuto della storia del City che lo fa ancora arrabbiare? -“Credo la scorsa stagione in Champions League, contro il Tottenham, in particolare il gol con il VAR che ci è costato l’eliminazione. Penso che il VAR rovinerà il calcio, secondo me non durerà a lungo: credo che la cosa migliore del calcio, che ha ipnotizzato il mondo per centinaia di anni, è il fatto che tutti ne possano discutere. Immagino un gol in una finale o semifinale di un mondiale che viene controllato: tu festeggi il gol, poi l’arbitro va a verificare e tu resti in attesa, poi il gol viene confermato e allora sì, si può esultare. Penso che non possa funzionare, a meno che non inventino qualcosa di radicale, ma per come è ora non va bene”.

Se il City vincerà il terzo campionato di fila? - “Io penso che ne vinceremo quattro consecutivi, non vedo rivali per la prossima stagione. Il Liverpool ha disputato la miglior stagione di tutta la sua storia ed è comunque arrivato secondo, è troppo divertente. Non penso che il Liverpool o qualcun altro possa avvicinarsi, penso che finché Guardiola sarà il nostro allenatore vinceremo il campionato ogni anno”.

Il giocatore preferito dei Citizens di tutti i tempi? - “Non lo so. Ce ne sono almeno sei di grandi giocatori. I migliori tre: Vincent Kompany, David Silva e poi chiunque tra Yaya Touré, Sergio Agüero, Kevin De Bruyne, Pablo Zabaleta…ce ne sono così tanti. Poi ci sono anche i giocatori storici: Mike Summerbee, Tommy Booth, Joe Carrigan… parecchi. Probabilmente se dovessi sceglierne uno, il mio preferito sarebbe David Silva. Si ritirerà alla fine della prossima stagione, sarà molto triste vederlo andare, perché è stato meraviglioso. Sarà veramente dura”.

RIVALITÀ – Guardiola è meglio di Klopp? - “Certamente. Klopp è troppo alto, indossa un cappello da baseball. Pep Guardiola è straordinario, fine del discorso. Sul Manchester United? - “Non sono più nostri rivali, lo sono stati per circa mezz’ora, ora sono irrilevanti”.

Su Mourinho - “Il numero di trofei che ha vinto parla per lui, ma quando c’erano voci che sarebbe diventato allenatore del Manchester United, pregavo che lo sarebbe diventato, così il circolo della rivalità si sarebbe completato. Dai… diventa l’allenatore di quel club! È stato un disastro al Manchester United ed è stato divertentissimo per me.

Sulle possibili rivali del City? - La UEFA! Diresti il Liverpool perché sono molto lontani da qualunque altro club, loro sono i campioni in carica della Champions, noi però abbiamo vinto due Premier di fila. Ma penso che se giocassimo 20 volte di fila con il Liverpool, vinceremmo 18 volte e pareggeremmo le altre due.

E il Tottenham? - “Chi?” (sorride Noel, ndr), ‘Gli Spurs?’ (chiede la giornalista) – Spurs? Non li conosco. Con che colori giocano? Blu? Con cappelli gialli e infradito? La cosa migliore del Tottenham è lo stadio, che è veramente molto bello”.

Sulla Juventus principale avversario in Champions, o uno dei principali - “Ci saranno sempre Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Juventus, City, Liverpool o qualsiasi altra che meriti in quel momento. La Juventus vincerà la Champions prima o poi, mi piacerebbe giocare con la Juventus in finale. Il mio manager è un grande tifoso della Juventus, sarebbe bellissimo scontrarci in finale in un posto particolare, come Roma per esempio. Sarebbe fantastico. Ha grandi giocatori, arriverà sicuramente in fondo”.

Quale match gli piacerebbe rivedere? Contro quale squadra? - “I match contro il Liverpool sono stati bellissimi, sono due squadre grandissime. Ovviamente il derby contro lo United, il match in Champions contro il Tottenham è stato molto bello. La maggior parte delle partite in Premier League è molto bella, anche se nelle ultime due stagioni abbiamo dominato ad esempio contro Wolves, Leicester, United, Tottenham, Chelsea, Arsenal”.

Sul Chelsea di Lampard? - “Per cosa dobbiamo menzionare il Chelsea? Frank è una leggenda passata anche dal City, ora prenderà la guida del Chelsea. Al momento hanno il mercato bloccato perciò non so cosa faranno. Lampard è un bravo ragazzo, è stato un grande giocatore, sarà la storia della stagione. La prima partita dell’anno sarà Manchester United-Chelsea, una grande partita”.

LEGAME MUSICA-CALCIO“Quando abbiamo vinto il campionato lo scorso anno mi hanno invitato nello spogliatoio e tutti i giocatori cantavano Wonderwall. È stato pazzesco. È un privilegio fantastico, ero con i miei figli, con mia moglie e i miei migliori amici, è stato un giorno incredibile”.

Se si possono comparare o sono differenti le emozioni di cantare sul palco e vincere un titolo con il City? - “Cantare sul palco mi viene naturale, non è una cosa a cui devo pensare. Quando sei allo stadio, per esempio quando ero lì all’ultima partita dello scorso campionato e siamo andati sotto di un gol contro il Brighton, non c’è nulla che tu possa fare, puoi solo stare seduto a guardare. Mentre quando sei sul palco hai il completo controllo della situazione.Penso che i giocatori di calcio e le rockstar siano simili: entrambi si esibiscono di fronte a migliaia di persone, 50 o 60mila. I calciatori ora guadagnano più di una rockstar, ma penso che la più grande differenza sia il fatto che loro rappresentano migliaia di persone e potrebbero rovinargli la giornata, mentre io rappresento me stesso e se a qualcuno non piaccio, non c’è problema. Se io facessi un brutto concerto, non importerebbe a nessuno, ma se loro giocano una brutta partita possono rovinarti il weekend. Quindi credo ci sia più pressione su di loro, ma in qualche modo siamo simili”.

THE HEROES – Su Kompany? - “Quando ha segnato contro il Leicester e al fischio finale non ha esultato, ho capito che non sarebbe rimasto. Penso che sia epico che se ne vada ora: come il capitano più vincente nella storia del City. Ha sollevato tre trofei, il suo ultimo gol è stato fantastico… lo ameremo sempre. Non puoi descrivere in una frase cosa ha significato per il club,bisognerebbe scrivere un libro su di lui.

Su Del Piero? - “L’ho conosciuto quando era un giocatore. Uno dei migliori momenti è quando l’Italia ha giocato in semifinale al mondiale contro la Germania e ha fatto un gran gol. È corso verso il pubblico, ha dato un calcio verso la tribuna dove eravamo seduti io e sua moglie. Ero seduto in mezzo alle famiglie e agli amici dei calciatori, tutti controllavano cosa indossassi, hanno guardato e hanno detto ‘Ok, vinceremo’. In effetti ho vinto la Coppa del mondo per l’Italia, ma non dovete ringraziarmi. Bella gente”.

Su Roberto Mancini - “Sì è una brava persona, è stato grandissimo. All’inizio discuteva con tutti, anche un po’ troppo con Balotelli, ma è stato fondamentale per noi, ha creato una grande squadra. Ha comprato Silva, Yaya Tourè, Agüero. Ci ha resi importanti.

Su Antonio Conte - “È un bravo allenatore, un combattente. La cosa bella degli allenatori italiani è che sono dei combattenti. Conte è un bravo allenatore, Sarri è un bravo allenatore. Ma se hai Guardiola, non ti interessa di nessun altro.

Paragone passato di Guardiola con Elvis? - Penso che ora sia meglio di Elvis. È arrivato a un altro livello. Le parole non bastano per descriverlo. È una persona fantastica, davvero. Quando stai con lui sembra un adolescente e poi quando lo vedi in campo si trasforma. È veramente una persona molto speciale. Molti dei giocatori che prima erano allenati da altri sono migliorati del 20%, come Raheem Sterling ad esempio. Nella prima stagione, quando è arrivato Guardiola, non si può dire che giocasse bene. Poi gradualmente si sono visti gli effetti del lavoro di Guardiola, improvvisamente è diventato un giocatore di livello mondiale. Pep è lungimirante: quando è arrivato al City il portiere era Joe Hart, era un’icona del club, ma Guardiola ha detto: ‘Deve andarsene’. Tutti i tifosi erano scioccati. L’ha rimpiazzato con Claudio Bravo, ma non ha funzionato. Il portiere che abbiamo ora (Ederson, ndr) è il Balotelli dei portieri. È fantastico, mi fa troppo ridere; è divertentissimo”.

LA CHAMPIONS LEAGUE“È una competizione difficile, tutto può succedere. Chiunque può vincere. Cosa preferirei tra Champions e Premier League? Ti risponderei sempre la Premier, perché è il vero banco di prova della forza di una squadra in quell’annata. Il club più forte in Europa spesso non è quello che vince la Champions e quindi raramente sono le due squadre migliori quelle che raggiungono la finale. Il Tottenham non è nemmeno la miglior squadra di Londra, figuriamoci se lo è d’Europa, eppure in qualche modo è riuscito ad arrivare in finale. Ed è stata anche una finale terribile. I tifosi del Liverpool non smettono di parlarne forse perché non vincono la Premier da anni.

SUL PROSSIMO CAPITANO DEL CITY“Quando le leggende si ritirano è triste, ma devono essere celebrate, anche perché lasciano spazio alle nuove generazioni. De Bruyne sarà una leggenda del club, Fernandinho, Bernardo Silva, Sterling, Sanè, sono tutti nella posizione di esserlo. Penso, però, che David Silva, sarà il nuovo capitano, dipende da quante partite giocherà. Probabilmente emergerà una nuova figura, ma al momento non saprei chi potrebbe essere”.

SULLA STAGIONE E SULLA PREMIER LEAGUE“Vinceremo ogni trofeo, non vedo rivali. Nelle coppe, quando mettiamo in campo la seconda squadra, quella squadra è comunque incredibile. Mi aspetto di vincere molti trofei. Quando parli con un allenatore che ha fatto 198 punti in due stagioni e ti dice ‘possiamo fare meglio’ allora tu rimani senza parole. Una volta l’ho sentito dire che come squadra non possono essere meglio di così, ma il singolo può migliorare e far migliorare la squadra. È un modo incredibile di esprimere il concetto. Non facciamo troppo affidamento su Fernandinho, perciò abbiamo acquistato Rodri, e poi avremo di nuovo De Bruyne. La Premier è fantastica. È il campionato più seguito perché abbiamo le squadre più importanti al mondo. Nella Liga ci sono il Barcellona e il Real Madrid, e forse l’Atletico, ma le altre squadre non sono di interesse. In Italia c’è la Juventus e le due squadre di Milano. In Inghilterra ci sono cinque o sei squadre storiche, le partite non sono noiose, ma anzi sono sempre appassionanti e belle. La Premier è un campionato competitivo, il migliore del mondo. Se non lo fosse non produrrebbe tutti questi soldi. Ha più soldi questo campionato di chiunque altro. Ci sono i migliori giocatori del mondo nelle nostre squadre. Io amo la Premier League, per questo che è un peccato che inizieremo a usare il VAR. La rovinerà un po’. La Premier riempie la vita di tutti quando inizia. E quando finisce è tutto così noioso. Non vedo l’ora che ricominci la prossima stagione”. Parola di Noel Gallagher

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