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Un chiaro avvertimento per i giocatori di calcio che arrivano dall'estero, e in particolare dall'Italia e dalla Spagna, ad integrare la squadra nazionale cilena. Lo ha lasciato trapelare il ministro della sanità, Jaime Mañalich. I giocatori provenienti dall'Italia e dalla Spagna dovranno attraversare un periodo di isolamento quando arriveranno nel paese. La squadra rossa si incontrerà nel paese dopo la partita con l'Uruguay per le qualificazioni (26 marzo) e giocherà contro la Colombia il 31 marzo allo Stadio Nazionale.
Mañalich ha affermato che ogni persona che arriva nel Paese "deve svolgere un periodo di quarantena domestica di 14 giorni e, in base alle circolari del Ministero del Lavoro, riceverà una licenza medica". La squadra nazionale cilena sarà composta da un massimo di quattro giocatori tra quelli che giocano in Italia, tra cui Alexis Sánchez; e fino a due che vengono dalla Spagna, come Arturo Vidal e Fabián Orellana. Devono rispettare le norme, a questo proposito, il ministro ha avvertito che "non verrà fatta alcuna distinzione in base alla professione perché nessuno è immunizzato contro questo virus e in effetti questa quarantena che oggi è determinata per l'Italia (e la Spagna) è valida per ogni persona. Le persone come loro, i giovani, gli atleti, i buoni muscoli, non faranno una grave malattia", ha concluso.
In un comunicato vero e proprio, lo stesso ministro della Salute cileno, Jaime Manalich, ha annunciato al mondo come ben 260 persone siano attualmente in isolamento e sotto osservazione a causa del Coronavirus. ”Ad oggi – dichiara – abbiamo 260 soggetti che stiamo analizzando; persone che avevano anche il minimo pericolo perché provenienti dai posti a rischio”. Si tratta di soggetti a cui è vietato uscire per due settimane dal proprio domicilio ed obbligati ad usare le apposite mascherine.
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