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A volte la popolarità arriva inaspettata, con qualche difficoltà anche nel gestirla. Questo è il caso del giovane centrocampista del PortoVictor Froholdt che, abituato a palcoscenici calcistici molto più tranquilli, ha dovuto rimodulare le sue abitudini una volta arrivato in Portogallo. Non solo il bagno di folla dei tifosi ma anche una privacy che spesso non c'è, che lo ha costretto a ricorrere a metodologie alquanto singolari.
Classe 2006, Victor Froholdt è cresciuto nelle giovanili del Copenhagen, terminando tutta la trafila fino alla prima squadra. Nella splendida cornice paesaggistica della Danimarca, gli sviluppi sportivi sono stati tranquilli, con meno pressioni rispetto ad altre piazze, vivendo il calcio sempre in maniera seria ma meno viscerale. La voglia del grande salto era però dietro l'angolo, con la percezione di potercela davvero fare. L'11 marzo 2025 qualcosa in Victor si smuove: viene convocato dalla Nazionale maggiore, per un sogno che diventa realtà. Ecco lo slancio per cambiare aria: a fine luglio si trasferisce al Porto, per un assaggio nel cuore del calcio europeo. E lì la sua vita è destinata a cambiare per sempre.
Il suo passaggio al Porto è stato coraggioso e ambizioso, non immaginando mai il bagno di folla che i tifosi gli potessero riservare. In poche settimane è entrato già nei cuori dei supporter, avendo difficoltà a trovare quella privacy che era consuetudine in Danimarca. "Ho dovuto acquistare un cappellino per girare in città e starmene un po' in incognito", ha dichiarato al quotidiano Ekstra Bladet. "Ora è difficile andare in giro da solo, ho raggiunto una buona popolarità qui, dove la gente vive di calcio tutta la giornata. Ne sono felice, sono contento di essere entrato subito nei loro cuori, magari sarebbe stato diverso con un inizio stagione maggiormente difficile. In Danimarca non ci avviciniamo mai a qualcuno di noto per chiedergli una foto. Si tratta di una cultura diversa ma mi sto abituando, qui si vive intensamente", conclude.
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