Il provvedimento

Premier League, assolti i club sottoposti a controllo per violazione delle regole finanziarie

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Diversi club del massimo campionato inglese hanno evitato penalizazzioni in classifica legate ad eventuali violazioni delle regole di sostenibilità volute dalla Lega nel 2016
Federico Lezzi

Conti in ordine in Premier League: nessuna delle società sottoposte a giudizio per delle eventuali violazioni delle regole sul profitto e la sostenibilità (PSR o profit and sustainability rules), tra cui era particolarmente a rischio il Leicester City, è stata penalizzata in classifica o sanzionata in alcun modo.

Alcuni club, che hanno registrato perdite nelle prime due stagioni dell'ultimo ciclo triennale, hanno dovuto presentare, entro il 31 dicembre, i rispettivi conti riguardanti la scorsa stagione per permettere alla Lega di esaminarli e sottoporli a giudizio. Fra i club esaminati, secondo il Guardian e il Mirror, vi erano il Manchester United, il Chelsea e il Leicester City. Secondo la BBC erano a rischio anche il Newcastle, l'Aston Villa e l'Everton.

Il caso Leicester

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Molto complessa appariva la situazione delle Foxes: il club campione d'Inghilterra nel 2016, infatti, era stato accusato di violazioni per quanto riguarda l'ultimo triennio. Il Leicester è riuscito però ad evitare una detrazione di punti. Le accuse, infatti, sono state respinte in appello a settembre da una commissione indipendente che ha dichiarato che, essendo retrocesso alla fine di quella stagione, il Leicester non era più un club di Premier League quando ha presentato i suoi bilanci. Di conseguenza alcune delle entrate e delle uscite sono state esentate dalle regole previste dal massimo campionato inglese.

 

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— Leicester City (@LCFC) January 14, 2025

Il comunicato della Premier League

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A sua volta la Lega ha fatto ricorso contro questa decisione e proprio oggi, con un comunicato, ha chiarito la situazione: “Le questioni relative alla giurisdizione della Premier League sul Leicester City Football Club in relazione al rispetto del PSR sono attualmente oggetto di un procedimento arbitrale riservato. Di conseguenza, né la Lega né il club faranno ulteriori commenti in questa fase sulla conformità o meno del club alle norme del PSR o alle norme correlate, salvo dire che nessun reclamo è stato presentato contro il Leicester dalla Lega per qualsiasi violazione del PSR per il periodo che termina la stagione 2023-24".

Le regole sul profitto e la sostenibilità sono state introdotte dalla Lega nella stagione 2015-2016 per proteggere le società dalle spese eccessive. A far comprendere ai dirigenti della Premier la necessità di questa nuova legislazione fu il caso del Portsmouth, che nel 2010 divenne l'unico club nella storia del massimo campionato inglese a finire in amministrazione controllata a causa delle sue insormontabili difficoltà finanziarie. Le regole consentono ai club della Premier League di registrare perdite per un massimo di 105 milioni di sterline in un ciclo triennale. Le spese per le accademie giovanili, le infrastrutture e i progetti a favore delle comunità non rientrano nel conteggio. Dal 2016 le società penalizzate o punite sono state appena due: l'Everton e il Nottingham Forest.

Una commissione indipendente rilevò che i Toffees avevano registrato perdite per 124,5 milioni di sterline fino al 2021-22 e aveva inflitto al club 10 punti, poi ridotti a 6 in appello. In seguito, alla squadra di Liverpool vennero tolti altri 4 punti e la stessa misura fu presa anche per i rossi di Nottingham.

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