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Prove generali per l’Inter del futuro: Sucic e Luis Henrique pronti al debutto

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Al Mondiale per Club può cominciare l’avventura nerazzurra di Sucic e Luis Henrique: il croato è favorito per una maglia da titolare, il brasiliano sogna il debutto. Chivu punta su di loro per costruire l’Inter del futuro
Silvia Cannas Simontacchi
Silvia Cannas Simontacchi

Il debutto della nuova Inter al Mondiale per Club, nella notte italiana tra il 17 e il 18 giugno, potrebbe coincidere con l’entrata in scena dei due ultimi arrivati: Petar Sucic e Luis Henrique. Mister Cristian Chivu sembra intenzionato a costruire l’Inter del futuro partendo proprio da loro.

Petar Sucic: il gioiellino croato dell'Inter

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L’assenza di Calhanoglu contro il Monterrey libera subito un posto a centrocampo. E Petar Sucic sembra il candidato perfetto per riempirlo: il giovane arrivato dalla Dinamo Zagabria ha già superato Asllani nelle gerarchie e punta deciso a una maglia da titolare, accanto a Barella e Mkhitaryan.

Nato a Livno, in Bosnia-Erzegovina, il 25 ottobre 2003, e cresciuto a Kandija – minuscolo villaggio di 300 anime – Sucic ha cominciato a tirare calci su un campo in terra battuta. Da lì, un passo alla volta: NK Sport Prevent, poi Iskra, quindi Zrinjski Mostar, dove ha alzato campionato e coppa. Il grande salto è arrivato con la Dinamo Zagabria, con cui ha vinto tutto: campionato, coppa nazionale, Supercoppa, e ha anche timbrato il cartellino in Champions League.

A gennaio l’Inter ha scommesso su di lui: operazione da 14 milioni più 2 di bonus, contratto blindato fino al 2030. Un investimento importante, che dice molto sulle aspettative della squadra.

Inter Sucic Luis Henrique

Al ritiro di UCLA, Sucic sta vivendo i suoi primi passi da nerazzurro. Deve ancora ambientarsi, imparare schemi e dinamiche di gruppo, ma lo staff – con Chivu in prima fila – lo osserva con interesse. La pressione è alta, anche perché oltre all’Inter lo corteggiava da tempo la Juventus. E le prime impressioni sono tutte positive: buona gamba, personalità, tocchi eleganti, anche sui campi non perfetti del Wallis Annenberg Stadium.

Mezzala moderna per natura, Sucic è uno di quei giocatori che coprono tanto campo e sanno cosa farne del pallone. Ma a colpire davvero è la sua versatilità: qualcuno inizia già a immaginarlo come regista, sulle orme di Calhanoglu. È ancora un diamante grezzo, certo, ma Chivu ha già dimostrato di saperci fare con i giovani. E questa potrebbe essere la sua nuova sfida.

Al Mondiale per Club ci arriva con il morale alto: lo scorso ottobre ha segnato il primo gol alla Polonia con la maglia della sua nazionale, giocando al fianco di Luka Modrić e guadagnandosi i complimenti di Brozović. Il talento è di famiglia: il cugino Luka gioca titolare nella Real Sociedad. E con l’Inter, Petar diventa l’ottavo croato della storia nerazzurra. Ora che le gerarchie dell’era Inzaghi sembrano meno rigide, c’è spazio per chi ha fame e qualità. E Sucic ha entrambe. Prima missione: prendersi il centrocampo. Partendo dall’America.

Luis Henrique: rampa di lancio verso la titolarità all'Inter

Inter Sucic Luis Henrique
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Luis Henrique Tomaz de Lima è il 36° brasiliano della storia dell’Inter. Arriva a Milano dopo una stagione brillante al Marsiglia: 9 gol, 10 assist e un ruolo da protagonista nel reparto offensivo. Ma i numeri, per quanto importanti, raccontano solo una parte della sua storia. Il resto si trova molto più indietro, sulle strade polverose di Solânea, nel cuore della Paraíba, dove è cresciuto giocando a pallone sotto lo sguardo attento del padre, allenatore e anima di una scuola calcio locale. Luis ha toccato il suo primo pallone a tre anni, insieme ai bambini del quartiere, su un campo di terra battuta.

Oggi è un esterno offensivo capace di giocare su entrambe le fasce. Per le sue caratteristiche, potrebbe essere un buon vice-Dumfries, ma Chivu potrebbe schierarlo anche a sinistra, soprattutto se Dimarco non sarà al meglio. La sua duttilità è un’arma in più, così come l’impatto immediato che ha avuto in spogliatoio: Carlos Augusto lo ha coinvolto subito nel rito d’iniziazione, costringendolo a cantare davanti alla squadra e accogliendolo con un caloroso “Welcome, brother”. E se Chivu in conferenza stampa rivela che il brasiliano è un po' più indietro di forma rispetto a Sucic, Maicon, dal canto suo, ha già alzato l’asticella: “È fortissimo, ma deve dimostrarlo in campo”.

Inter Sucic Luis Henrique

Luis Henrique non si tira indietro. Si definisce “rapido, intelligente e tecnico”, con un modello che dice tutto: Ronaldo il Fenomeno. In campo porta energia e fantasia, fuori trasmette ritmo e allegria. È cresciuto ascoltando forró, il genere musicale tipico della sua terra, e lo accompagna spesso con qualche passo di danza. Prima di ogni partita chiama la mamma: sentirla è il suo rito scaramantico, tanto quanto indossare le cuffiette. E tra i suoi ricordi preferiti c’è un gol in particolare: quello segnato in Marsiglia-Nizza, che lui stesso definisce “un momento speciale”. Ora però il presente si chiama Inter. E il Mondiale per Club può essere il palco perfetto per iniziare a lasciare il segno.