Le dichiarazioni

Roma, Ranieri: “Voglio una squadra che attacca, i tifosi amano una squadra che tenta di vincere”

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Le parole di Claudio Ranieri al termine della sfida contro il Tottenham, terminata 2-2 grazie al gol di Hummels sul finale.
Lorenzo Maria Napolitano

Claudio Ranieri ha ottenuto il suo primo punto da quando siede, nuovamente, sulla panchina della Roma. Al suo esordio, contro il Napoli, i giallorossi sono tornati a casa sconfitti anche se soltanto di un gol. Stavolta, in Europa League, stava arrivando l'ennesima partita con zero punti, ma ci ha pensato uno dei giocatori più chiacchierati del momento, Mats Hummels, a ripristinare la parità. A commentare l'intero match contro il Tottenham ci ha pensato proprio Ranieri, che ha parlato ai microfoni di Sky Sport.

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Le parole di Ranieri

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Sulla partita: "I ragazzi hanno fatto una gran partita, non ero contento di quella disputata col Napoli. A me non piace difendere, dovevamo ribattere colpo su colpo. Non era questo il messaggio che volevo dare a squadra e tifosi. Oggi sono stato ben chiaro, non voglio una squadra che si rinchiude ma che attacca. I tifosi amano di più una squadra che tenta di vincere, poi ci può riuscire o meno. Mi sono spiegato bene e loro hanno risposto alla grande, non si sono mai arresi. Gli ho detto che il risultato è importante ma fino a un certo punto e che non potevano essersi scordati di saper giocare a calcio".

Su Hummels, che sta finalmente vedendo di più il campo: "Sul rigore è arrivato quel decimo di secondo dopo e ha preso l'uomo, anche se ancora non l'ho visto. Sono quegli episodi che solo il VAR riesce a vedere, ma questa è gente con un'esperienza incredibile: è stato un punto di riferimento dietro, ha dato tranquillità e sicurezza, andando a pressare alto e ancora non è al massimo della forma. Sono convinto che questo ragazzo potrà fare non bene, ma benissimo nella difesa della Roma e i tifosi saranno super contenti di aver ritrovato quel campione ammirato in Germania".

Sulla negatività nell'ambiente giallorosso: "Una rondine non fa primavera, ma questa partita è importante perché ha fatto capire loro che non si sono dimenticati di saper giocare a calcio. Questa partita può essere la campana di San Pietro che suona? Lo spero".

Su Dybala: "Negli ultimi venti giorni si è allenato talmente poco che un tempo era più che sufficiente, piano piano tornerà in forma e riuscirà ad avere novanta e più minuti. Non mi sentivo di rischiarlo, aveva fatto bene nel primo tempo: il portiere gli ha fatto una parata meravigliosa. Però va bene così".

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