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Real Valladolid, la retrocessione costa 14 licenziamenti e la chiusura della sede di Madrid

Real Valladolid, la retrocessione costa 14 licenziamenti e la chiusura della sede di Madrid - immagine 1
Colpiti soprattutto i dipartimenti marketing e commerciale. E la storica sede di Calle Serrano, inaugurata da Ronaldo nel 2019, chiude i battenti.
Danilo Loda
Danilo Loda

La retrocessione in Segunda Division ha costretto il Real Valladolid a rivedere radicalmente la propria struttura organizzativa. Minori ricavi e la necessità di ridurre i costi hanno portato la nuova proprietà del club ad annunciare almeno 14 licenziamenti. La misura, anticipata da Radio Marca e confermata da AS, rientra in un piano di ridimensionamento che mira ad allineare le spese al nuovo scenario economico della società.

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I tagli non riguardano solo il personale: la dirigenza ha deciso anche la chiusura della sede di Madrid, situata in Calle Serrano 6, che impiegava cinque dipendenti. L’edificio, inaugurato nel 2019 dall’allora presidente Ronaldo Nazário, rappresentava una vetrina prestigiosa nella capitale, pensata per attrarre sponsor e rafforzare la visibilità del club.

Real Valladolid, i licenziamenti concentrati su marketing e sviluppo

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Secondo le prime indiscrezioni, il reparto più colpito dalla ristrutturazione è quello del marketing e dello sviluppo commerciale, guidato da Ignacio Oruezábal. Questa scelta conferma la volontà della nuova proprietà di concentrare gli investimenti sulle aree sportive e operative più strettamente legate alla gestione della squadra, sacrificando invece quelle orientate alla crescita del brand e alle attività di promozione.

Per molti dipendenti, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Nonostante la retrocessione e il cambio di proprietà lasciavano presagire interventi drastici. La perdita della sede madrilena, segna un’ulteriore riduzione delle ambizioni extra-calcistiche del club.

La sede voluta da Ronaldo "il fenomeno"

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Il progetto di Calle Serrano era stato fortemente voluto da Ronaldo Nazário, che nel febbraio 2019 presentò la nuova struttura alla stampa. L’ex campione brasiliano l’aveva descritta come un passo fondamentale per modernizzare il Valladolid, aprire nuove opportunità commerciali e avvicinare sponsor di rilievo internazionale.

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In quegli anni, Ronaldo aveva parlato di “risultati incredibili”ottenuti grazie alla presenza nella capitale. Secondo "il fenomeno" la sede offriva al club una piattaforma strategica per consolidare relazioni d’affari. Nella sede madrilena l’ex presidente teneva anche interviste e riunioni del consiglio di amministrazione. Oggi, con la sua chiusura, una parte simbolica del progetto Ronaldo viene archiviata, lasciando incertezza sul futuro assetto societario.

Un futuro ancora da scrivere

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Resta da capire come il Real Valladolid affronterà la nuova stagione e se la ristrutturazione sarà sufficiente a garantire stabilità economica in un contesto competitivo come la Segunda Division. La priorità sarà tornare il più rapidamente possibile in Liga, ma il ridimensionamento potrebbe ridurre la capacità del club di attrarre sponsor e sostenere iniziative commerciali ambiziose.

La nuova proprietà dovrà ora dimostrare di avere un piano a lungo termine. Questo, non solo per garantire la sopravvivenza, ma anche per rilanciare il Valladolid dopo la chiusura di un capitolo importante della sua recente storia.