Chelsea-West Ham: una rivalità londinese che racconta due mondi opposti
LONDRA, INGHILTERRA - 20 AGOSTO: i tifosi del West Ham United festeggiano durante la partita di Premier League tra West Ham United e Chelsea FC al London Stadium il 20 agosto 2023 a Londra, Inghilterra. (Foto di Julian Finney/Getty Images)
La rivalità tra Chelsea e West Ham va oltre il calcio, rappresentando due mondi opposti di Londra. Dai tradimenti di Lampard e Terry ai legami con le due tifoserie, ogni sfida è carica di storia e tensioni.
Luca Quadraro
Il 3 febbraio non sarà solo una partita di Premier League, ma un nuovo capitolo della lunga e appassionante rivalità tra Chelsea e West Ham United. Questa non è una semplice sfida calcistica: è una battaglia tra due poli opposti di Londra, tra l'eleganza dell'ovest e la grinta dell'est. Un derby carico di tensioni, tradimenti e leggende.
Da Lampard Senior a Lampard Junior: il nome che ha diviso Londra
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Per i tifosi del West Ham, il nome "Lampard" rappresentava orgoglio e appartenenza, almeno fino agli anni 2000. Frank Lampard Senior, pilastro degli Hammers per quasi vent’anni, è stato una delle figure più amate del club. Con 670 presenze, due FA Cup vinte (1975 e 1980) e un ruolo come vice-allenatore accanto a Harry Redknapp, Lampard Sr. era una vera e propria leggenda.
Poi arrivò il figlio, Frank Lampard Junior, una giovane promessa cresciuta nella squadra giovanile del West Ham. Con il suo talento esplosivo, Lampard Jr. divenne rapidamente un punto fermo della formazione, conquistando il cuore dei tifosi. Ma tutto cambiò nel 2001, quando il giovane Lampard, spinto anche dalla rottura tra il club e suo padre, scelse di trasferirsi al Chelsea.
Per gli Hammers, quel trasferimento fu un tradimento. Per i Blues, fu l'inizio di una leggenda: 648 presenze, 211 gol (record assoluto del club) e un posto nella storia di Stamford Bridge. Lampard Jr. trasformò il suo nome da promessa del West Ham a sinonimo di gloria per il Chelsea.
John Terry: il simbolo dei Blues che veniva dall'Est
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Un’altra figura simbolica di questa rivalità è John Terry, capitano storico del Chelsea, con 717 presenze in maglia blu. Tuttavia, pochi ricordano che Terry iniziò la sua carriera nelle giovanili del West Ham e che la sua famiglia è da sempre tifosa degli Hammers.
Un episodio emblematico racconta di una partita in cui il padre e lo zio di Terry, fieri tifosi del West Ham, gli urlarono insulti dagli spalti mentre lui vestiva la maglia del Chelsea. Anche questa storia aggiunge benzina sul fuoco della rivalità tra i due club, con il passato che spesso ritorna a complicare i rapporti tra i giocatori e le due tifoserie.
Un altro nome che unisce (e divide) Chelsea e West Ham è quello di Joe Cole. Cresciuto nel vivaio degli Hammers, Cole fu un simbolo del talento dell’est di Londra, ma anche lui finì per brillare maggiormente a Stamford Bridge. A differenza di Lampard o Terry, però, Joe Cole tornò brevemente al West Ham, cercando di riavvicinarsi ai suoi inizi calcistici.
Questi trasferimenti, insieme a tanti altri casi meno eclatanti, hanno alimentato una rivalità che non si limita al campo, ma invade il cuore e l'identità delle due squadre.
Un derby che è molto più di una partita
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La sfida tra Chelsea e West Ham non è solo un confronto tra due squadre, ma una guerra simbolica tra due mondi: il lusso e l’ambizione di Stamford Bridge contro la storia operaia e il senso di comunità del London Stadium.
Quando i due club si incontreranno il 3 febbraio, in palio non ci saranno solo i punti per la classifica, ma anche l'orgoglio di una città divisa da una delle rivalità più affascinanti del calcio inglese.
Che tu tifi Blues o Hammers, una cosa è certa: questa partita sarà molto più che 90 minuti di calcio. Sarà storia, emozioni e una battaglia per il dominio di Londra.
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