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Romania, allarme scommesse: Teodora Meluta “Vedo ragazze con le puntate in mano ma sul calcio maschile…”

Scommesse: Teodora Meluta ne parla a cuore aperto

Teodora Meluta, titolare della Nazionale, nega che una partita della sua squadra sia stata accomodata in Champions League femminile, ma ammette che quella delle scommesse sia una contaminazione importante nel calcio romeno maschile e femminile.

Redazione DDD

Teodora Meluță, una delle più importanti giocatrici di calcio in Romania, difensore della Nazionale romena, ha rivelato di aver sorpreso nel suo paese, come riporta Fanatik.ro, diversi sportivi con i biglietti delle scommesse in mano. L'atleta ha dichiarato che le puntate erano sul calcio maschile e ha riconosciuto che la probabilità di partite organizzate è alta. A sua volta, il calcio femminile ha subito un'importante ascesa negli ultimi anni, con tutti i rischi di coinvolgimento nel vortice delle scommesse che questo comporta. Una delle partite sospettate di strani accordi ha riguardato di recente proprio una squadra rumena, l'Olimpia Cluj, che ha perso sorprendentemente con la KFF Mitrovica, squadra del Kosovo, in Champions League.

La bella Teodora...

Teodora Meluță, giocatrice del Cluj, nega che la partita sia stata organizzata, ma riconosce che ci sono alte probabilità che alcuni risultati siano influenzati dalle scommesse: "Probabilmente ci sono partite organizzate, non lo so. Nessuno di noi ha organizzato finora qualcosa del genere. Molte persone hanno detto che abbiamo perso in Kosovo, perché avevano una quota molto alta al betting, e che abbiamo organizzato la partita, ma non è vero. Chi non è dentro lo sa, facciamo tutto sul serio". Teodora Meluță ammette di aver ripetutamente sorpreso anche le ragazze con i biglietti delle scommesse, ma la posta in gioco sarebbe stata posta sulle partite di calcio maschili.

Le sue parole: "Penso di sì, scommettono. Ho visto delle atlete con i biglietti delle scommesse in mano. Certo che ho visto. Ma da noi non conosco nessuno, non ho idea delle scommesse. Fino a quando non sono arrivata a Cluj non sapevo cosa significasse 1X, non sapevo nulla. Né i miei fratelli sono d'accordo, nemmeno i miei genitori sono d'accordo con queste cose", ha raccontato Teodora Meluță.

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