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“La verità è che non avrei mai immaginato di vincere così tanti titoli con la maglia del Boca Juniors. Meglio battere il Real o il Milan? Non ho una preferenza, posso affermare però che in entrambe le finali ci siamo divertiti molto, giocando alla pari con avversari di livello superiore”. Sono ben 18 i trofei che Sebastian Battaglia ha vinto con il Boca Juniors. La leggenda degli Xeneizes si è raccontato ai microfoni di EuropaCalcio.it. Quale Copa Libertadores ti è rimasta impressa nella mente? “Ricordo tutte le finali vinte, ma quella che resterà sempre impressa nella mia mente è la Copa Libertadores conquistata nel 2000; anche perché era da molto tempo che il Boca Juniors non la vinceva. Fu l’inizio di un ciclo vincente, infatti riuscimmo a trionfare anche nel 2001 e nel 2003″.
Qualche aneddoto curioso della tua carriera? "Ne racconto spesso uno e spero che sia di buon auspicio per molti giovani; avevo 14 anni, vivevo a Santa Fe La Capital, la mia città natale e mi apprestavo a vedere la finale della Coppa Intercontinentale tra il Velez Sarsfield e il Milan. Quella mattina io e mio nonno, che era un fanatico del calcio – racconta Sebastian Battaglia – ci alzammo presto per vedere la partita; il Velez era guidato da Carlos Bianchi e in campo c’era José Basualdo. Nel 1994, quindi 6 anni dopo, mi ritrovai nella stessa situazione: c’ero io in campo contro il Real Madrid e il caso volle che Bianchi era l’allenatore del Boca e Basualdo era uno dei miei compagni di squadra sul terreno di gioco. Per me è stato tutto molto curioso e molto rapido: mi era stata data l’opportunità di giocare a calcio in quella situazione che qualche anno prima la guardavo in tv a casa mia a Santa Fe“.
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