Se la Premier League è il campionato più seguito in Europa e nel mondo, è anche e soprattutto perché ha la possibilità di regalare in ogni weekend match spettacolari. Tra le sfide più attese della prossima giornata c’è indubbiamente quella tra Tottenham-Liverpool, uno dei tanti grandi classici del calcio inglese.
Storie a confronto
Animo Spurs e cuore Reds, gli anni ’60 e la finale di Champions: Tottenham e Liverpool a confronto
Tra le due società non esiste una vera e propria rivalità, nessun racconto di storie tese, nessuna faida tra i tifosi. Piuttosto, un naturale antagonismo legato al livello delle due squadre, che ogni anno si confermano tra le principali e più attese protagoniste del campionato.
Tottenham-Liverpool, Spurs e Reds a confronto
—Il Tottenham nasce nel 1882, ma viene riconosciuto a livello dilettantistico solamente 15 anni dopo con l’ingresso nella Southern Division. La scalata degli Spurs è molto rapida, e nel 1901 si aggiudicano la FA Cup divenendo il primo team non appartenente alla prima divisione a vincere il titolo. Da lì in poi è una serie di alti e bassi. La squadra di Londra alterna buone stagioni e qualche successo nelle coppe nazionali a campionati complicati e retrocessioni.
Il miglior periodo della storia del Tottenham è sicuramente quello compreso tra gli anni ’50 e ’60. Dopo 15 anni trascorsi in Second Division, la formazione guidata da Arthur Rowe riesce nella clamorosa doppia impresa di risalire in First Division nel 1950 e di vincere il campionato, il primo della storia degli Spurs, da neopromossa l’anno successivo.
È la rampa di lancio per i Lilywhites, che negli anni a seguire riusciranno a stabilizzarsi nelle zone alte della classifica del campionato inglese prima di riuscire a rivincere il titolo nel 1960-61. Gli Spurs vincono 3 FA Cup, 3 Charity Shield e una Coppa Uefa tra il 1961 e il 1967. Sono gli anni d'oro, ma è anche il crocevia che porta il Tottenham lentamente ad uscire di scena per far spazio al Liverpool. Già vincitori di 5 campionati, per la squadra di Anfield comincia in quel periodo la risalita verso i vertici.
Tra gli anni ’70 e ’80 i Reds diventano una delle migliori squadre del paese e d’Europa, ponendo le basi per diventare la formazione più titolata del calcio inglese (insieme al Manchester United) e una delle più vincenti del mondo.
Tottenham-Liverpool, dopo il 2000
—Dopo aver vissuto stagioni piuttosto altalenanti negli anni ’90, il Tottenham è tornato di nuovo a lottare per le zone più alte della classifica negli anni 2000. È stato un processo graduale, ma gli Spurs sono stati in grado di riemergere dalle difficoltà anche grazie ad enormi individualità. Prima la coppia Defoe-Berbatov, poi giocatori come Crouch, Bale, Modric, Eriksen, fino a Son e Harry Kane. Insomma, la squadra londinese è riuscita a riprendersi il suo posto tra le ‘Big Six’.
Il Liverpool invece ha sempre mantenuto standard piuttosto alti. I Reds hanno vissuto un periodo fantastico all’inizio del nuovo millennio, portando a casa una Champions, una Coppa Uefa, due Supercoppe Europee, due FA Cup, due Coppe di Lega e una Charity Shield. Nove trofei che sono il preludio ad un periodo di naturale flessione, da cui il club ha trovato uscita con Jurgen Klopp. Destino vuole che il primo successo dell’allenatore tedesco arriva proprio contro il Tottenham.
Tottenham-Liverpool, la finale di Champions nel 2019
—La finale di Champions League del 2019 è stato sicuramente il match più sentito degli ultimi anni tra le due squadre. Tottenham e Liverpool si sono ritrovate sorprendentemente contro nell’atto conclusivo al Wanda Metropolitano di Madrid. E se non stupiva affatto il cammino dei Reds, che pure avevano compiuto un’impresa mastodontica rimontando i 3 gol di svantaggio contro il Barcellona, lo stesso non si poteva dire invece degli Spurs.
La squadra di Pochettino fu la vera underdog del torneo. Partita in sordina, cresciuta nel tempo e, soprattutto, benedetta dalla buona sorte. Sembrava la classica annata in cui gli astri si allineano e deve succedere quel che deve succedere. A cominciare dal girone, superato a discapito dell’Inter per differenza reti. Poi il passaggio dei quarti per i gol in trasferta contro il City. E allo stesso modo in semifinale, con il surreale 3-2 in rimonta in casa dell’Ajax, con gol di Lucas Moura a 4 secondi dalla fine.
Insomma, dalla finale di Madrid ci si poteva aspettare davvero di tutto. Per il Liverpool era l’opportunità di prendersi la rivincita dopo la sconfitta dell’anno prima contro il Real. Per il Tottenham era l’occasione di riportare ai tifosi un trofeo dopo più di un decennio senza titoli.
Il campo, però, regalò una partita non proprio memorabile per ritmi, qualità o giocate, nonostante i presupposti. Per alcuni, è stata una delle finali più noiose degli ultimi anni. Si risolse in due episodi in capo e in coda al match: il fallo di mano di Sissoko dopo appena 20 secondi di gioco che regalò il rigore a Salah e il diagonale mancino di Origi, l’inimmaginabile eroe di quella Champions. Nel mezzo qualche parata di Alisson e poco altro.
Il 2-0 finale consegnò finalmente nelle mani di Klopp il primo titolo della sua avventura con i Reds. Per il Tottenham invece fu l’ennesimo trofeo sfiorato nel corso di questi lunghi anni di digiuno.
Tottenham-Liverpool, dominio Reds negli ultimi incontri
—Il bilancio è nettamente a favore del Liverpool, che dalla finale di Champions ha vinto 7 delle successive 10 sfide contro il Tottenham. Solamente in una occasione, nel 2-1 della passata stagione con autogol di Matip al 96’, gli Spurs sono riusciti ad avere la meglio sui Reds.
In generale, gli ultimi incontri tra le due squadre hanno sempre regalato gol e spettacolo. Sono state 36 le reti segnate nei match delle ultime 5 stagioni, con una media di ben 3,6 gol a partita. Tottenham-Liverpool ha tutti i presupposti per poter regalare tanto divertimento anche nel prossimo weekend.
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