l'analisi

Barcellona senza Lewandowski? Più veloce ed imprevedibile. Flick prepara la trappola per l’Inter

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Il Barcellona senza il suo capocannoniere si affida a un tridente giovane e brillante contro l'Inter: da Ferran a Yamal e Raphinha, ecco le mosse in attacco
Nancy Gonzalez Ruiz
Nancy Gonzalez Ruiz

La corsa del Barcellona verso la gloria europea ha incontrato un ostacolo imprevisto in vista dell'Inter: Robert Lewandowski, capocannoniere stagionale e punto di riferimento dell’attacco blaugrana è stato costretto a fermarsi a causa di una lesione muscolare alla coscia sinistra, rimediata contro il Celta, proprio nel momento clou della stagione. Addio finale di Coppa del Re. Addio – quasi certo – doppia semifinale di Champions contro i nerazzurri. Un’assenza  pesante, impossibile da minimizzare numeri alla mano: 40 gol stagionali, 25 solo in Liga e 11 in Champions, a certificare un impatto devastante. Ma Hansi Flick ha reagito come fanno i grandi allenatori: trasformando un problema in un’opportunità. A Siviglia, nella notte della finale contro il Real, il Barça ha già dimostrato di saper vincere anche senza il suo bomber. E non contro un avversario qualsiasi, ma contro i Blancos.

Ferran Torres nei panni del 9

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Nel vuoto lasciato da Lewandowski, Ferran Torres ha smesso i panni dell'alternativa per indossare quelli del protagonista. L'ex City sta vivendo un momento di forma strepitoso: gol pesanti, grande mobilità e una disponibilità al sacrificio che lo ha reso fondamentale nel nuovo scacchiere di Flick. Ferran non ha il fisico da nove puro, ma ha tutto il resto: movimenti intelligenti, pressione alta, capacità di legare il gioco e attaccare la profondità. Il Barça, senza il suo terminale d'area, ne guadagna in fluidità.

Raphinha e Yamal... Si mette le ali

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Se Ferran è il cuore del nuovo attacco, le ali sono il motore. Raphinha, 12 reti in Champions in altrettante gare, è diventato l’uomo dei grandi appuntamenti. Dribbling, tagli e assist: i suoi numeri parlano da soli, ma è la sua leadership silenziosa a renderlo insostituibile. Sull'out di destra, Lamine Yamal continua a scrivere storia: a soli 17 anni, contro l’Inter raggiungerà le 100 presenze ufficiali con la maglia del Barcellona. Sfrontato, imprevedibile, verticale. La sua capacità di saltare l'uomo e creare superiorità lo rende una costante minaccia per la difesa dell’Inter, che dovrà stringere le linee per contenerlo.

Cervello e gambe a centrocampo

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Senza un ariete d’area come Lewandowski, diventa ancora più cruciale il lavoro della mediana. Frenkie de Jong sarà il metronomo davanti alla difesa, con Pedri e Dani Olmo pronti a rompere gli equilibri in avanti. Olmo, in particolare, è l’uomo da tenere d’occhio: nove gol in Liga in appena mille minuti giocati, e una naturale inclinazione a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Con i suoi inserimenti alle spalle di Ferran, può diventare il vero terminale offensivo in assenza del numero 9. La sua intesa con Raphinha e Yamal sarà fondamentale per scardinare la robusta retroguardia nerazzurra.

L’identità resta, cambia il modo di attaccare

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La scelta di Flick sembra essere chiara: niente stravolgimenti, solo adattamenti intelligenti. Il tedesco ha già dimostrato in carriera di saper valorizzare il collettivo, anche in assenza dei leader tecnici. Il Barça non rinuncerà al possesso palla, né alla pressione alta. Ma senza un centravanti di ruolo, servirà più gioco tra le linee, più triangolazioni strette, più tagli senza palla. Ferran sarà il falso nueve, ma le vere punte saranno gli esterni, supportati da mezzali di lusso.

L'Inter studia il nuovo Barça e prepara la risposta

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Dall’altra parte, Simone Inzaghi studia e prepara contromisure. L’Inter arriva con il peso di qualche inciampo recente, ma anche con un impianto difensivo ampiamente rodato e uomini d’esperienza. L’assenza di Lewandowski potrebbe alleggerire la pressione, ma il tridente leggero del Barça richiederà letture puntuali e linee corte. I nerazzurri non sono nuovi a partite di sacrificio in Europa, e sanno ben colpire anche in contropiede, soprattutto se Lautaro e Thuram saranno al meglio.