Durante il programma "Taca La Marca" in onda su Radio Musica Television è intervenuto Andrea Gasbarroni, ex esterno di Sampdoria e Parma tra le tante, il quale si è soffermato sullo stato di crisi del calcio italiano e su tanti altri temi. Ecco quanto emerso:

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Andrea Gasbarroni: “Tra i derby della Lanterna e di Torino, il più sentito è quello di Genova”
L'ex sampdoriano ed ex granata si augura che il campionato possa ripartire quanto prima in un clima di massima sicurezza
La ripresa: "Ci auguriamo tutti che il calcio possa ripartire al più presto ma in massima sicurezza. Noi possiamo avere delle opinioni ma in queste situazioni è necessaria la valutazione degli esperti del settore".
Decurtazioni: "Le differenze sono enormi tra le categorie quindi bisogna valutare caso per caso. In Serie C e D decurtare gli stipendi diventa arduo, visto i bassi salari su cui possono fare affidamento gli stessi calciatori. Inoltre dalla Serie D in giù non ci sono tutele, i presidenti investono per divertimento, nel momento in cui la loro azienda non lavora, la società calcistica è la prima a risentirne".
Lazio: "Sono contento per Simone Inzaghi, che ho conosciuto ai tempi della Sampdoria. Era un patito di calcio e conosceva i giocatori di tutti i campionati, non mi stupisce quanto stia realizzando, la voglia di allenare l'ha sempre avuta. Quello che sta facendo con la Lazio è un qualcosa di straordinario, è stato bravo a trasmettere la sua passione ai suoi ragazzi".
I derby: "Il derby è una partita molto particolare e sentita. Ho giocato sia quello di Genova che quello di Torino, più volte l'ho disputato con la maglia della Sampdoria, quindi ricordo meglio quello della Lanterna, come stadio ed atmosfera è stato il più sentito. I tifosi entrano insieme a Marassi, c'è una rivalità che è molto contenuta e moderata, ma anche tanta lealtà".
Toni, Milito e Pepito Rossi: "Ho giocato con grandi punte con caratteristiche diverse. Toni era un attaccante d'area e quando passava un pallone faceva gol. Gli feci più di qualche assist, avevamo una squadra fortissima con quel Palermo. Da Firenze in poi è migliorato anche tecnicamente segnando ancora di più. Milito era un giocatore più completo, l'ho incrociato quando aveva 30 anni ed era pazzesco, dotato di tecnica, dribbling, gol, era un centravanti universale. Rossi era giovane e possedeva un talento pazzesco, peccato che sia stato tormentato dagli infortuni. Era molto concreto ed aveva un tiro pazzesco".
Ancelotti a Napoli: "Sicuramente qualcosa è successo. Non aveva più la squadra sotto controllo, i motivi non saprei quali siano realmente, ma è una cosa rara per le sue squadre, visto che durante la sua carriera ha gestito sempre molto bene le sue compagini. Gli è sfuggita di mano la situazione".
Pioli-Milan: "Pioli quando l'ho avuto al Parma arrivava dal Modena, era molto giovane e quell'anno fu esonerato e sostituito da Ranieri, ma era molto preparato anche se un po' acerbo. Nel calcio quando non arrivano i risultati paga sempre l'allenatore e ciò non significa che non sia capace. Esistono due tipi di tecnici: quello esonerato e quello che verrà esonerato ".
Futuro: "Penso che sia arrivato il momento di fare altro nel mondo del calcio. Mi piacerebbe un giorno allenare una mia squadra."
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