Il Derby della Madonnina, la sfida che forse più di ogni altra incarna la rivalità calcistica in Italia, ha visto nel corso degli anni numerosi giocatori cambiare sponda sul Naviglio
Il Derby della Madonnina, la sfida che forse più di ogni altra incarna la rivalità calcistica in Italia, ha visto nel corso degli anni numerosi giocatori cambiare sponda sul Naviglio. Questi "doppi ex" rappresentano una parte affascinante della storia del calcio milanese, spesso lasciando un'impronta indelebile in entrambe le squadre. Ecco un viaggio attraverso il tempo per ricordare alcuni dei più celebri protagonisti che hanno vissuto questa esperienza unica. Ecco alcuni dei nomi più rilevanti di questa, come cantava Limahl negli anni '80, "Never Ending Story".
Giuseppe Meazza - La Leggenda del Calcio Milanese
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Il nome di Giuseppe Meazza è scolpito non solo nella storia del calcio italiano, ma anche sullo stadio che ospita entrambe le squadre. Meazza ha giocato per 14 stagioni con l'Inter, segnando 243 gol e diventando uno dei simboli del club. Tuttavia, per due stagioni, dal 1940 al 1942, ha indossato anche la maglia del Milan, aggiungendo un capitolo intrigante alla sua leggenda. Di lui il mitico Gianni Brera diceva: "Grandi giocatori esistevano già al mondo, magari più tosti e continui di lui, però non pareva a noi che si potesse andar oltre le sue invenzioni improvvise, gli scatti geniali, i dribbling perentori e tuttavia mai irridenti, le fughe solitarie verso la sua smarrita vittima di sempre, il portiere avversario".
Zlatan Ibrahimovic - Il Gigante Svedese
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Zlatan ha lasciato un segno indelebile in entrambe le squadre. Con l'Inter ha giocato dal 2006 al 2009, contribuendo al successo della squadra con 66 reti in 117 presenze. Il suo ritorno in Italia con il Milan dal 2010 al 2012 è stato altrettanto memorabile, con 56 gol in 85 partite. Anche il suo secondo stint al Milan dal 2020 ha confermato la sua capacità di incidere nonostante l'età. La seconda avventura è culminata con Ibra da leader (poco) in campo e tanto fuori per lo Scudetto del 2022 ed oggi è uno dei membri del board del club rossonero.
Andrea Pirlo - Il Maestro
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Pirlo è un esempio di come un giocatore possa evolversi e trovare il suo vero ruolo in una nuova squadra. Dopo due stagioni all'Inter con poche opportunità, il suo passaggio al Milan nel 2001 lo ha visto trasformarsi da trequartista a regista, vincendo due Champions League e due Scudetti, diventando una delle figure più iconiche del calcio rossonero. Per non farsi mancare nulla poi, il regista italiano ha poi fatto anche la storia recente della Juventus che, sotto la guida tecnica prima di Conte e poi di Allegri, ha contribuito da vero e proprio protagonista a quattro scudetti dell'era della Vecchia Signora.
Roberto Baggio - Il Divin Codino
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Baggio ha avuto due parentesi biennali con entrambe le squadre, annate fatte di alti e bassi dove però l'ex giocatore della Fiorentina ha fatto il suo scrivendo comunque dei momenti memorabili. Dal 1995 al 1997 ha giocato con il Milan, mentre dal 1998 al 2000 ha vestito la maglia dell'Inter. La sua presenza in campo è stata sempre sinonimo di classe e talento, basti pensare alla notte di Champions League del 1998 quando, a San Siro, arrivò il Real Madrid e Baggio stese i Blancos con una doppietta d'autore.
Mario Balotelli - Super Mario
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Balotelli è un altro nome che ha diviso e unito tifosi in modi controversi. Dopo l'esplosione all'Inter dal 2007 al 2010, il suo ritorno in Italia con il Milan nel 2013 e successivamente nel 2015-2016 non ha replicato il successo iniziale, ma ha comunque lasciato il segno per la sua personalità unica e imprevedibile.
Hakan Calhanoglu - La Storia Recente
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Calhanoglu rappresenta una delle storie più recenti di trasferimento tra le due squadre. Con il Milan dal 2017 al 2021, ha poi firmato con l'Inter nel 2021, diventando un punto fermo del centrocampo nerazzurro. Il suo passaggio ha suscitato molte discussioni tra i tifosi, dimostrando ancora una volta quanto possa essere complesso cambiare maglia a Milano.
Pioli? "L'unico che mi ha voluto al Milan"
L'intervista esclusiva a Calhanoglu è su #DAZNpic.twitter.com/KboRoiJe5Y
— DAZN Italia (@DAZN_IT) July 17, 2021
Oggi è il calciatore più discusso del derby a differenza di un altro doppio ex che ha calcato i campi degli ultimi derby: si tratta di Matteo Darmian, cresciuto nelle giovanili del Milan ed oggi punto fermo dell'Inter.
Ronaldo Luis Nazario - Dall'Alba al Tramonto
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La storia di Ronaldo, si lega, almeno per la prima fase, all'Inter di Massimo Moratti. Arrivato come colpo incredibile della nuova era nerazzurra nell'estate del 1997, il Fenomeno ha trascinato i nerazzurri alla vittoria della Coppa UEFA. Sembrava l'inizio di un idillio, ma poi sono arrivati i problemi.
Arrivato nell'estate del 1997 dal Barcellona, segnò 25 gol nella stagione d'esordio in Serie A e alzò al cielo la Coppa UEFA con la sua Inter.
23 anni fa Luis Nazario da Lima, meglio conosciuto come Ronaldo, vinceva il Pallone d'Oro. pic.twitter.com/ru6L2pjM3f
— CALCIATORI BRUTTI (@CB_Ignoranza) December 22, 2020
Prima l'infortunio al ginocchio poi la cocente delusione del 5 maggio del 2002 hanno fatto chiudere in maniera decisamente brusca il rapporto fra Ronaldo e l'Inter con Moratti che scelse Hector Cuper a discapito dell'attaccante brasiliano. Nel 2007 Ronaldo torna in Italia proprio per vestire la maglia del Milan con la quale segna, nonostante qualche chiletto in più, e soprattutto è protagonista di un derby con un gol che porta Moratti addirittura a mandarlo a quel paese direttamente dalla tribuna d'onore del Meazza.