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calcio italiano

Luca Toni: “Il Mondiale ricordo top. Il calcio è cambiato, pochi italiani in doppia cifra, Baggio resta il mio esempio”

Luca Toni si racconta, confessando le proprie emozioni e le proprie speranze in un momento di incertezza per il calcio e non solo.

Serena Calandra

Luca Toni su instagram per alcune dichiarazioni e riflessioni sul momento difficile dettato dall'emergenza coronavirus. L'ex viola si perde tra i ricordi e confessa le proprie emozioni vissute all'apice del successo in un campionato nettamente diverso da quello di oggi.

"Gesti di solidarietà?

Per me è un piacere aiutare chi ha più bisogno. Siamo partiti con questa fondazione creata da del Piero e Cannavaro. Siamo riusciti a comprare 4 ambulanze donate alla croce rossa italiana raccogliendo 400.000 mila euro. Abbiamo anche portato le pizze a tutti coloro che sono impegnati in prima linea."

E sulla possibile ripartenza del campionato, l'ex attaccante conferma: "Deve essere una conseguenza di una riapertura graduale. Non può ripartire prima il calcio di tutte le altre attività. Tornare alla normalità con le giuste precauzioni. "

Perdendosi tra i ricordi, Toni racconta- "Il ricordo più bello del mondiale 2006 è sicuramente la coppa illuminata. È stata la cosa che mi è rimasta in testa. Difficile spiegare le emozioni. Molti sentivamo la pressione ma io non le ho mai sofferte. I compagni avevano fiducia in me. Nonostante i gol ero d'aiuto a tutti loro. La scelta di battere il rigore per sesto? Nessuno voleva tirarlo e dunque sarebbe toccato a me, per fortuna non ci siamo arrivati."

"La mia esultanza? Si usa per rappresentare una bella cosa. Ho iniziato ad usarlo a Palermo e poi l'ho portato sempre con me. Mi piace vedere che anche i bambini spesso lo usano. "

Baggio, Del Piero, Totti e Ribery?- " Sento tanto tutti loro. Sicuramente Baggio è stato il primo ad insegnarmi cosa voleva dire giocare a calcio. Lui è sempre stato molto umile. Io ero un ragazzino arrivato a Brescia con tante speranze. Il mio gol più bello? Credo che per essere bello debba essere importante. Il gol contro il Catania da fuori area lo ricordo con piacere. Anche a Verona feci un gol contro il Sassuolo, scartai diversi giocatori e arrivai in porta. È stato molto bello."

"Guido Attardi? Ho avuto un bel rapporto. Alla Lodigiani mi ha fatto sentire subito importante . Per me è stato come un secondo padre."

Gli attaccanti di oggi?- " Molte squadre italiane hanno come centroavanti degli stranieri. Si da poca fiducia agli italiani. Solo Immobile è un giocatore che riesce ad arrivare sopra i 20 gol. Però oltre lui mi piace anche Belotti. Va a periodi ma con più continuità potrebbe darefastidio in nazionale ad Immobile."

"Il mio rimorso a Roma, lo scudetto mancato alla Roma".

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