Marco Nappi, ex attaccante, tra le altre, di Genoa, Fiorentina e Atalanta, ha commentato la possibile ripresa dei campionati italiani, soffermandosi inoltre sulla stagione delle sue ex squadre con FootballNews24. Come si vive l’emergenza Coronavirus? “Le mie giornate sono come quelle di tutti gli italiani, chiuso in casa. Occupo il tempo cercando di programmare il lavoro per quando tornerò in Cina ad allenare la mia squadra, inoltre faccio molto esercizio fisico, dalla ginnastica agli addominali, e guardo diversi film. Al momento sono a Roma con i miei genitori perchè dovevo tornare in Cina, in seguito però hanno bloccato il traffico aereo. Ho davvero tanta voglia di tornare alla normalità.” Emergenza che inevitabilmente si è riversata anche sul mondo del calcio. Come termineranno i campionati? “Il calcio deve finire in questo momento. Le persone devono stare a casa, devono curarsi, soprattutto coloro che hanno a che fare con una società sportiva, come giocatori, dottori, magazzinieri, dirigenti, segretari e tifosi. Tutta la Nazione deve stare a casa, dobbiamo rassegnarci e dire basta, accettando l’idea che i campionati 2019/20 sono purtroppo stati sospesi per una pandemia. Chi vince lo scudetto? Nessuno, chi retrocede? Nessuno, bisogna ricominciare quando ci saranno le giuste condizioni e non ci sarà più pericolo per nessuno. Al momento, con la volontà di tornare in campo, stiamo scherzando con il fuoco, c’è chi propone di giocare le partite al sud, chi vuole giocare ogni tre giorni, chi a porte chiuse e chi addirittura vorrebbe fare frequentemente tamponi ai calciatori: non abbiamo i tamponi per la povera gente e gli abbiamo per le squadre di calcio? Per favore, cerchiamo di essere consapevoli del fatto che questa non è una semplice influenza o un gioco su internet, è una pandemia e ha fatto già abbastanza morti.”

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Marco Nappi: “Dobbiamo rassegnarci, il campionato è finito – Chiesa? La Fiorentina non ha bisogno di cederlo…”
Marco Nappi e i suoi amici divenuti allenatori: Davide Nicola e Beppe Iachini...
Le diverse polemiche tra i presidenti di Serie A? “I Presidenti di Serie A si preoccupano dei loro conti economici, cosa che potrebbe anche risultare normale. Credo però che la salute non abbia nessun prezzo.” Qual è il ricordo più bello di una intera carriera? “Il ricordo più bello sono i 23 anni complessivi che ho fatto, ho giocato più di 600 partite realizzando 128 goal, mi è difficile trovare un ricordo più bello, tutto quello che ho fatto è stato bello. Alle spalle ho una carriera fatta di successi, due retrocessioni, quattro campionati vinti, una finale di Coppa Uefa persa contro la Juventus, un Anglo Italiano vinto a Wembley e tantissimi altri momenti straordinari. Per come sono andate le cose rifarei tutto, senza pretendere di più e senza ottenere di meno". Nel corso della sua carriera compare, più di tutte, la maglia del Genoa. Come si può valutare ad oggi la squadra di Davide Nicola?
“Davide è un grande allenatore, mette molta passione in quello che fa. Quando è arrivato a Genoa si è notato subito, è stato molto bravo a lavorare sulla fase difensiva, che era il punto debole della squadra, riuscendo a sistemarla. Inoltre è stato in grado di trasmetter ai giocatori grinta, la stessa che aveva lui quando giocava. Sta facendo un ottimo lavoro". Al momento il Genoa è terzultimo a pari punti con il Lecce, crede che, nel caso in cui il campionato dovesse terminare, riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza? “Assolutamente sì, per me il Genoa è salvo: se lo merita, così come lo meritano anche Lecce, Parma e Brescia. Questa è una situazione strana, non si può determinare ora, nel caso in cui non si continuasse, chi sarebbe potuto retrocedere perchè nel calcio può succedere di tutto. Penso che sia giusto ricominciare tutto da zero, senza vinti e vincitori, tornando a giocare questo sport che amiamo più di ogni altra cosa, però solo quando staremo tutti bene questo sarà possibile.”
Hai giocato anche a Firenze, sin qui l’operato del neo Presidente Commisso? “A Firenze ho fatto due anni bellissimi. Commisso al momento non ha fatto vedere niente, lui ha una grandissima disponibilità economica e sono sicuro che metterà a disposizione dell’allenatore, sperando che resti Iachini, una squadra competitiva, giovane e forte. Poi dovrà essere bravo Beppe (Iachini; ndr) a mettere in atto la macchina, se hai una Ferrari la fai andare come una Ferrari, ma se hai una Cinquecento fai fatica, perciò il lavoro di Commisso si deve ancora vedere. C’è una buona base, sia economica che di stimoli, lo vedo davvero bene.” La Fiorentina, per tornare a lottare per le prime posizioni, deve trattenere Chiesa, oppure va ceduto per fare cassa?
“Chiesa è un giocatore importante e, inevitabilmente, ci sono anche aspetti finanziari. Credo però che la Fiorentina non abbia bisogno di vendere Chiesa visto il potere economico impressionante di Commisso. Questa squadra deve ripartire da gente come Federico e dai giovani, poi ovviamente dipenderà anche dalla volontà del calciatore, Bernardeschi è un esempio: poteva sia diventare capitano della squadra toscana, sia essere un importantissimo giocatore, invece ha deciso di andare alla Juventus nonostante giochi poco.”
E, invece, l’Atalanta di Gasperini? Si sarebbe mai aspettato dei risultati simili? “L’Atalanta sta facendo cose strepitose, ma non solo quest’anno, sono 2/3 anni porta a casa grandi risultati. Gasperini ha creato un gruppo importante, con alle spalle una società fantastica che mette sempre la miglior squadra possibile al servizio dell’allenatore, senza dimenticare ovviamente il grande settore giovanile che hanno. Possiedono tutti i requisiti per diventare una grande del calcio, sia italiano che europeo: arrivare ai quarti di finale di Champions League non è da tutti, per farlo bisogna avere una grande squadra. Speriamo che la competizione la possano spostare a ottobre o novembre, altrimenti si chiuderà qui e tutti parleranno della grandissima Atalanta. In questo momento, però, Bergamo sta vivendo un momento davvero brutto e delicato, anche i tifosi non vogliono che la società torni in campo. Come ho detto prima la cosa più importante è la salute, gli interessi lasciano il tempo che trovano.”
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