Il pronostico

Milan in crescita, Juve ancora rimandata e occhio all’ennesimo pareggio: l’analisi del big match

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Sabato banco di prova fondamentale per le squadre di Conceiçao e Motta.
Lorenzo Maria Napolitano
Lorenzo Maria Napolitano

La sfida tra Juventus e Milan si presenta come uno dei big match più attesi della stagione, non solo per la storica rivalità tra le due squadre, ma anche per le implicazioni in chiave classifica. Entrambe le formazioni vivono momenti contrastanti: la Juventus arriva a questa gara dopo tre pareggi consecutivi che hanno rallentato la corsa verso un posto in Champions League. Il Milan, invece, sta mostrando segnali di ripresa, grazie anche al ritorno in grande stile di due pilastri come Theo Hernández e Rafael Leão, fondamentali per il gioco rossonero.

La Juventus è consapevole che per restare agganciata al treno Champions è indispensabile invertire il trend e tornare alla vittoria. Il Milan, dal canto suo, ha il compito di confermare i progressi visti nelle ultime settimane, puntando su una ritrovata solidità e sulla qualità dei suoi uomini chiave. Non c'è dubbio che il match sarà un banco di prova per le due squadre, seppur per motivi molto diversi.

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Il momento di forma della Juventus

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La Juventus è ancora alle prese con un forte enigma legato all'identità. Thiago Motta sta mettendo in campo tutte le sue forze per rendere i bianconeri una squadra forte, pericolosa, offensiva, dinamica, ma i risultati - al momento - non sono dalla sua parte. Vero, però, che alcuni giocatori stanno tradendo la sua fiducia e anche quella dei tifosi (come spesso sottolineano): tra questi c'è Douglas Luiz, arrivato come uno dei centrocampisti più forti della Premier League ma che sta affrontando diverse difficoltà d'ambientamento. Discorso analogo per Teun Koopmeiners, che anche contro l'Atalanta non ha affatto convinto. Ciò porta il centrocampo bianconero ad essere poco dinamico, a volte perfino prevedibile o addirittura impreciso.

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Altre difficoltà emergono sul piano realizzativo; vero che la Juventus, sulla carta, vanta uno dei migliori attacchi d'Italia, ma ciò che manca è un centravanti su cui fare affidamento nei momenti difficili. A causa di problemi fisici quest'anno Motta non ha quasi mai potuto contare su Milik, alle prese ancora oggi con un infortunio al polpaccio. Anche Dusan Vlahovic è al momento in infermeria, ma quando è sceso in campo non ha sempre contribuito a suon di gol. In Serie A, infatti, ha segnato 7 gol, tra cui due doppiette contro Verona (alla seconda giornata) e Genoa. E se è vero che i gol si pesano e non si contano, quest'anno il serbo ha segnato solo in un big match (contro l'Inter).

Nonostante queste difficoltà ci sono note positive. Il diciannovenne Yilidz sta entrando nei cuori dei tifosi della Juventus, grazie ad un talento adamantino e una personalità da veterano. Tra l'altro, il turco sembra l'unico faro della formazione di Motta, che naviga a vista senza la sua qualità. Oltre al giovane attaccante, anche Weston McKennie, Manuel Locatelli e Pierre Kalulu sono certezze per il neo attaccante bianconero. Su tutti, lo statunitense è quello che sorprende di più, dato che si sta rivelando un eccezionale tutto-campista. E se l'ex Sassuolo sta attraversando una dolce rinascita, il francese sembra essere il vero grande acquisto di Giuntoli.

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Ciò che potrebbe portare la Juventus a inanellare successi è una maggior concretezza sotto porta, ricercata dalla dirigenza nelle caratteristiche di Randal Kolo Muani, strappato al PSG in prestito secco. Se il francese riuscirà a rendersi prolifico dal punto di vista realizzativo, la Juventus potrebbe presentare seriamente la sua candidatura per un posto in Champions League, oggi sicuramente non scontato. L'esperienza in maglia bianconera sarà un'opportunità, tra l'altro, per riscattarsi dopo parentesi poco fortunate in Italia: Kolo Muani, infatti, quando aveva 16 anni aveva fatto due provini con Cremonese e Vicenza, ma non si è trovato benissimo.

Il momento di forma del Milan

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Per quanto riguarda il Milan, il cambio in panchina sembra essersi rivelato una scossa utile per invertire un trend parecchio negativo con Fonseca. Il merito principale di Conceiçao, in queste prime partite da nuovo allenatore, è stato quello di riconsegnare a Theo Hernández e Rafael Leão la loro centralità all'interno della squadra. E i due giocatori, oscurati nel recente passato dalla gestione Fonseca, sono tornati a essere decisivi, sia in fase di costruzione che di finalizzazione. Non è un caso che nella difficile sfida contro il Como, a togliere il Milan dai guai e da una clamorosa debacle sono stati proprio il francese e il portoghese.

Conceiçao, però, come ha affermato anche in conferenza stampa, dovrà lavorare parecchio sulla solidità. I rossoneri, infatti, concedono tante occasioni alle squadre avversarie. Il che se non s'è rivelato fatale contro il Como, potrebbe creare diversi problemi in partita contro la Juventus. Nonostante questo, non c'è dubbio che il Milan sia leggermente più in equilibrio. Di fatti, la formazione di Motta oltre alle difficoltà di campo si ritrova a fare i conti con una vera e propria maledizione. Basti pensare che mancano soltanto 6 pareggi per eguagliare il record dell'Udinese, che ne ha raggiunti 19 lo scorso anno.

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Il tecnico portoghese, poi, non potrà contare su Alvaro Morata, ex della partita che avrebbe potuto far tornare in vigore l'amara legge dell'ex. Lo spagnolo era diffidato e l'ammonizione nel derby lombardo gli è valso lo stop nel big match. Preoccupano poi le condizioni di Christian Pulisic, che sul finire del primo tempo della sfida del Sinigaglia ha accusato un problema all'adduttore sinistro ed è rimasto a terra ed è stato soccorso dallo staff medico rossonero.

Il pronostico del match

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Dunque ci troviamo difronte due squadre alle prese con diversi problemi, per quanto riguarda il campo, i risultati e la gestione degli indisponibili. Probabilmente dovendo scegliere una favorita questa risponde presente al nome Milan, dato lo stato di forma eccellente di Theo Hernández e Rafael Leão, che potrebbero nuovamente rivelarsi decisivi, avendone pienamente le capacità. Tuttavia i bianconeri hanno dimostrato timidi segnali di riprese nelle ultime gare, almeno sotto il punto di vista del gioco; d'altronde una vittoria a Bergamo non sarebbe stata immeritata per quanto visto in campo.

La chiave del match risiederà l'abilità del Milan nello sfruttare le corsie laterali, dove la Juventus trova qualche difficoltà in più a coprire gli spazi. Ma attenzione al pareggio, sempre dietro l'angolo in big match di questo calibro, soprattuto con due squadre non perfettamente rodato, soprattuto quando la Juventus ne ha ottenuti più di chiunque altro in questa stagione...

 

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