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calcio italiano

Pippo Maniero e i bomber: “La Lazio fa fatica senza Immobile, oltre a Ibra al Milan serve altra qualità”

Filippo Maniero, ai tempi della sua militanza in Serie A

Ibra, Immobile, Gattuso, Ancelotti: parla Filippo Maniero

Domenico La Marca

In esclusiva durante il programma Taca La Marca, in onda su Radio Musica Television è intervenuto Filippo Maniero, ex centravanti di Venezia e Milan tra le tante, il quale si è soffermato sul finale di stagione e su tanto altro. Immobile - “Arrivare a 35 reti è un qualcosa di stratosferico, a prescindere dai rigori, merito delle sue capacità personali e della squadra di aiutarlo, oltre alla sua permanenza da tanti anni alla Lazio con gli stessi compagni di squadra, tutto ciò fa sì che sta lottando con un mostro sacro del calcio mondiale per vincere il titolo di capocannoniere. C’è solo da applaudire e da fare i complimenti.” La permanenza di Immobile – “E’ una cosa soggettiva restare o meno in una squadra, credo che Ciro abbia girato abbastanza per poi decidere di fermarsi alla Lazio, che gli sta dando il massimo apporto, quindi ciò può incidere su una sua permanenza in biancoceleste. A Roma sta bene, ha trovato la sua dimensione, è un intoccabile, perché se non gioca lui la Lazio fatica a vincere le partite. Ci sono i presupposti perché resti, penso che abbia trovato la sistemazione giusta per concludere la sua carriera, in una squadra come la Lazio, che l’anno prossimo farà la Champions League.”

Milan, Pioli e Ibrahimovic - “Fino poco tempo fa Pioli era sulla lista dei partenti, dopo la sosta forzata questo tecnico è diventato intoccabile, allora non si capisce bene se si guarda al risultato del campo o al risultato del lavoro di un allenatore. Un tecnico deve avere il tempo necessario per lavorare e per poter fare le cose come lui dice, secondo aspetto devi avere un materiale buono per ottenere risultati positivi o viceversa non vai a nessuna parte. Abbiamo visto che nel Milan è bastato un campione, un giocatore di qualità, che arrivasse per mettere a posto un po' tutte le cose, allora ti chiedi se è possibile che è un calciatore possa cambiare una squadra, la risposta è affermativa se si tratta di Zlatan Ibrahimovic. La qualità dei calciatori fa la differenza non solo per la squadra ma anche per il tecnico, Mi auguro che oltre la permanenza di Ibrahimovic che il Milan possa prendere altri calciatori di qualità. Credo che lo svedese possa rimanere se la società gli dia garanzie su una squadra competitiva, in caso contrario se si evidenziano le difficoltà di questa stagione non penso che lui resti. Lui vuole giocare per certi traguardi, il Milan di quest’anno ha bisogno di un qualcosa in più per lottare con le prime. Questo fattore sarà determinante, ovviamente questa è la mia personale opinione.”

Petagna – “Lui è un classico attaccante che va bene per qualsiasi squadra, oltre essere bravo tecnicamente e forte fisicamente, è bravo di testa, ti offre più soluzioni in una partita. Ha delle caratteristiche che ogni squadra ed ogni allenatore vorrebbe avere, il Napoli ha fatto un grande colpo ed un grande acquisto. E’ un ragazzo che conosce il nostro calcio, che da tanti anni è in A, negli ultimi due con una squadra che lottava per non retrocedere ha fatto molti gol. A Napoli ci sta benissimo, non so se giocherà titolare, ma anche a partita in corso può essere una pedina importante.” Gattuso – “Credo che Rino stia facendo vedere il suo valore da allenatore, che rispecchia un po' quello che ha fatto da calciatore, lo si vede anche solo in tv la passione, la voglia, la carica che dà durante una partita di calcio, non lo voglio immaginare durante un allenamento come possa essere ancora più grintoso. Gattuso ha fatto già un’esperienza positiva a Milano e avrebbe meritato la riconferma, cosi non è andata, a Napoli sta dimostrando che forse a Milano si sono sbagliati. Vanno riconosciuti i meriti di Rino e la sua grande passione per il calcio e la sua voglia di migliorarsi quotidianamente, oltre alla sua capacità di trasmettere queste sue sensazioni alla squadra, che gioca con la voglia di conquistare il pallone e di vincere.”

Ancelotti e l’esperienza conclusa in anticipo a Napoli – “E’ un qualcosa che mi suona strano, conoscendolo, il primo anno ha fatto benissimo, poi non so cosa sia scaturito all’interno dei calciatori o con la società, al di fuori non si potrà mai sapere. Avendolo avuto mi sembra, ripeto, strano, visto che è il classico allenatore che con i suoi calciatori difficilmente ha un rapporto che non è roseo. Ho avuto la fortuna di essere allenato da lui e la sua più grande dote è di comunicare con i giocatori, tenendoli tutti allo stesso livello. Parliamo di un grande allenatore anche per gli stessi calciatori del Napoli.” Kulusevski – “Sta dimostrando di avere dei numeri da grande squadra, poi abbiamo visto altri esempi di giocatori che in una squadra che non lotta per lo scudetto fanno grandi cose e poi magari sono passati con maggiori responsabilità in compagini che lottavano per grandi obiettivi ed hanno “floppato”. Le valutazioni vanno fatte piano piano, ma è fuori discussione che sta dimostrando di essere un grande giocatore. Penso che se la Juventus l’abbia preso e perché è consapevole del suo valore, adesso sta a lui dimostrare di meritare questa grande squadra.”

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