TORINO-VENEZIA 1-1

Venezia, Di Francesco: “Faccio fatica a capire quando è rigore”

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All'Olimpico Grande Torino decidono Kike Pérez e Vlasic. Gli arancioneroverdi, al quattordicesimo pareggio in campionato, hanno ventisei punti in classifica dopo trentacinque giornate
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Il quattordicesimo pareggio del Venezia arriva sul campo del Torino di Paolo Vanoli. Il tecnico Eusebio Di Francesco ha commentato così il match dell'Olimpico Grande Torino ai microfoni di Sky Sport: "Gli episodi, ancora una volta, sono stati sfavorevoli - sempre nella stessa direzione, ed è la nostra. Idzes dove dovrebbe mettere le mani? Avevamo detto che i 'rigorini' non si danno, e invece questi vengono assegnati. Viene designato un arbitro internazionale come Sozza, ma la gestione della partita è stata completamente da rivedere. E alla fine chi ci rimette? Sempre noi, sempre io. E sinceramente, sono stufo".

Di Francesco, le parole dopo Torino-Venezia

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"Sono stanco di dover venire qui a giustificare un secondo tempo oggettivamente non all’altezza del primo - spiega l'allenatore arancioneroverde -. Ma allo stesso tempo non si può decidere la stagione di una squadra che si sta giocando tutto con questa superficialità. Faccio davvero fatica a capire cosa sia rigore e cosa no. Io così non ci sto. Ovviamente abbiamo i nostri difetti, e se sbagliamo noi me ne prendo la responsabilità. Ma fate sbagliare me, non accetto che sia deciso da altro.

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Eusebio Di Francesco durante Torino-Venezia (Foto di Valerio Pennicino/Getty Images)

Al di là dei nostri limiti, per quello che abbiamo messo in campo nel girone di ritorno, non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato. Più riguardo quel rigore, più mi sale la rabbia: faccio davvero fatica ad accettarlo. Il Torino ha alzato il ritmo nella ripresa, noi ci siamo abbassati e abbiamo palleggiato meno bene. Ma oggi, per i difensori, difendere dentro l’area è diventato quasi impossibile. Vanoli? Ci aveva fatto un po' preoccupare, ma alla fine si è rialzato subito e questo alla fine è più importante del risultato".

Di Francesco in sala stampa

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Le parole di Eusebio Di Francesco in conferenza stampa: "Se sono deluso o arrabbiato visto che è stata una partita dai due volti? Entrambi. Nel primo tempo avremmo meritato il doppio vantaggio, nella ripresa ci sono anche i meriti del Toro e siamo stati frettolosi. Il rigore, per me, è rivedibile e discutibile. Non si sa dove bisogna mettersi le mani...Con il Milan un altro episodio, oggi non condivido questa decisione: faccio fatica a capire quando è rigore.

Come mai ho cambiato Yeboah? L'unico che è entrato bene è Oristanio. Mi serviva maggiore freschezza, il Toro ci stava mettendo sotto e il cambio è stato sull'1-1. Cercavo maggiore brillantezza, abbiamo avuto qualche occasione dopo il loro pareggio ma siamo stati poco lucidi nelle scelte finali.

Vanoli? Mi sono preoccupato, volevo accertarmi che fosse tutto a posto. C'è rapporto di stima, era doveroso: il primo pensiero è la salute dei giocatori e degli allenatori.

Che emozione è stata salire a Superga? Bella sensazione, ho capito ancora meglio il vecchio cuore granata e il valore che danno i tifosi a questa tragedia. C'era un calciatore, Castigliano, che si chiama come me. Anche la basilica è bella. La società ci teneva a onorare il Grande Torino.

Se manca ancora qualcosa di mio nel Venezia? Se ci fermiamo al 47', c'era una squadra in campo che sapeva cosa voleva. Vi basate molto sui risultati, ma come prestazioni abbiamo deluso raramente. Ci è mancata un po' la continuità, in questa gara e in generale. Bisogna cercare di concretizzare, ci manca ancora un po'.

Se vi dico qualcosa su Zerbin? Dove è andato, ha giocato con poca continuità. Qui la sta trovando grazie al suo modo di stare in campo, ha trovato anche un gruppo di lavoro tra staff e compagni che lo valorizzano. Ha fatto gol, ha avuto occasioni, è mancato un po' il guizzo".