L'Intervista

Sabatini su Totti: “E’ un ragazzo solo, a Roma è stato un prigioniero”

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Walter Sabatini ha parlato ai microfoni del Corriere della Sera, soffermandosi su Francesco Totti e la sua storia alla Roma.
Gennaro Di Finizio

Uno come Walter Sabatini è abituato a far parlare di sé. La sua carriera è stata da sempre contornata da dichiarazioni sopra le righe, esperienze sportive molto forti ed anche successi importanti. L'ultima salvezza della Salernitana porta in calce la sua firma, e questo è un aspetto che anche in quel di Salerno molti gli riconoscono, al netto della retrocessione arrivata l'anno successivo.

Ma Sabatini ha calcato palcoscenici importanti: Roma, Inter ma anche Sampdoria, Palermo e la Lazio. Contesti che gli hanno permesso di conoscere ambienti particolari e di entrare in ampia con delle storie anche molto singolari.

Sabati parla di Francesco Totti

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Una di queste è di sicuro quella di Francesco Totti e la Roma. Sabatini ha parlato proprio di questo rapporto molto particolare, nel corso di un'intervista rilasciata in queste ore ai microfoni del Corriere della Sera.

"Non poteva non esserci egoismo in lui, la vita l'ha condotto su quel sentiero e non ha mai avuto la forza intellettuale di liberarsi", ha detto Sabatini parlando proprio di Totti e della sua storia nella capitale. "A Roma è stato un prigioniero, già a 17 anni non poteva uscire di casa: l'isteria che ho visto verso di lui l'ha pagata con la solitudine, anche oggi è un ragazzo solo", ancora le sue parole.

Sabatini ha poi parlato di quello che potrebbe essere il futuro dello stesso Totti nel calcio, ed in particolare in quel di Roma: "Ha sensibilità e capacità di giudizio. Non gli riconosco la cultura necessaria a vivere nel branco, ma merita di essere un dirigente. Non come Ibra, troppo generico: devono affidargli il comparto sportivo", ha ancora detto il dirigente.

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