Numeri da capogiro per l'Italia in confronto con le altre coppe in Europa
Non chiamatela "coppetta". La Coppa Italia è una competizione che mantiene intatto il suo peso specifico, nonostante un format ancora molto tradizionale che resta tra i più criticati tra gli sportivi e i tifosi del bel Paese. Le fasi finali in particolar modo, regalano sempre grandi emozioni tra sorprese, outsider e partite spettacolari così come successo ieri nel derby di Milano, che ha proiettato con un secco 3-0 i rossoneri in finale. Stasera la seconda finalista, con il Bologna che ne ha costruito un'ipoteca ipoteca importante con il 3-0 in trasferta nel match di andata contro l'Empoli. Ma mai dare nulla per scontato perché questa competizione regala sempre tanti colpi di scena...e introiti niente male.
Le cifre per i vari step in Coppa Italia
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Con una serie A ricca di impegni, per molte squadre anche blasonate la Coppa Italia risulta più un fastidio che un surplus importante per vincere un trofeo stagionale. Spesso incastrata tra i big match di campionato che decretano le sorti delle varie compagini, è ancora vista da molti come uno "spreco di energie", senza valutare al meglio la possibilità di acquisire introiti extra, i più alti rispetto alla stessa competizione in tutta Europa. Come analizzato da Calcio&Finanza, si parla di 58 milioni di euro annui di diritti televisivi che comprendono anche la Supercoppa, con un aumento del 20% rispetto al 2018-2021 e del 50% rispetto invece al 2015-2018.
Analizzando invece gli introiti e i premi partita, per l'accesso agli ottavi sono a disposizione 400.000 euro, che diventano 800.000 per i quarti di finale. Ben 1,5 milioni di euro sono stati stanziati per la semifinale insieme a 1,9 milioni di euro per la finalista perdente e 4,4 milioni per la vincente. Sommando tutti i premi, la conquista del trofeo per una squadra subentrata agli ottavi vale complessivamente 7,1 milioni di euro, che diventano 4,6 per l'accesso in finalissima. Non male.
— Bologna FC 1909 (@BolognaFC1909en) April 23, 2025
Il paragone con la Copa del Rey e la FA Cup
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I numeri della Coppa Italia diventano ancor più importanti se paragonati a quelli della stessa competizione che si svolge nei massimi campionati europei. Prendiamo come riferimento la Copa del Rey in Spagna: sabato si disputerà la finalissima tra Barcellona e Real Madrid, mettendo in palio l'ambito trofeo e un premio di 2,1 milioni di euro. Approdare ai quarti di finale comprendeva invece un introito economico di 520.000 euro, poco più alto dell'accesso agli ottavi di finale della nostra Coppa Italia e ben più basso delle cifre per lo stesso livello. Rispetto al bel Paese però, in Spagna tutte le squadre possono usufruire di entrate extra come una percentuale economica dei biglietti venduti, ampliando notevolmente la forbice degli introiti.
Per la FA Cup inglese invece, i premi partita messi a disposizione dalla competizione sono spesso più alti di quelli del campionato. Questo è il caso del Cambridge United che milita in Terza Divisione e che ha disputato da underdog il quarto turno contro il Manchester United, guadagnando ben 1,2 milioni di euro. Per la vittoria della competizione sono a disposizione invece 2,3 milioni, stanziandone 13,5 in totale dagli ottavi. Cifre molto più basse, che escludono però i diritti tv: la FA Cup è infatti visibile in chiaro su TNT Sports per una cifra pari a 77 milioni di euro, molto più alta rispetto alla Coppa Italia ma non in percentuale considerando gli introiti extra del campionato inglese.