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GABBIADINI SI CONFESSA

Samp, Gabbiadini: “Ho temuto di smettere ma adesso…Ranieri? Spero resti con noi”

CROTONE, ITALY - APRIL 21: Luca Cigarini of Crotone competes for the ball with Manolo Gabbiadini of Sampdoria during the Serie A match between FC Crotone  and UC Sampdoria at Stadio Comunale Ezio Scida on April 21, 2021 in Crotone, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Manolo Gabbiadini a 360 gradi. Tornato dal lungo stop per infortunio, l'attaccante della Sampdoria sta recuperando, con le sue prestazioni e i suoi gol, il tempo perduto.

Redazione DDD

Manolo Gabbiadini ha fatto il punto sul suo rendimento alla Sampdoria, sugli obiettivi del club doriano e sul futuro di Claudio Ranieri. "La cosa che mi sta facendo meglio è giocare con continuità dopo i tanti mesi ai margini per l’infortunio. Più che altro ero preoccupato - ha confessato l'attaccante blucerchiato in una lunga intervista a Il Secolo XIX - perché è stato uno degli infortuni più seri della mia carriera e qualche timore di non riuscire più a tornare c’era. Anche quando sono tornato in campo non stavo ancora benissimo, non riuscivo a giocare come volevo. È stata dura. Ora mi sta tornando la forma che mancava dopo mesi. Forse incide in senso positivo anche il modo in cui giochiamo, in cui riesco a partire più da dietro, sono più distante dalla porta, e molto dipende dal fatto che sto giocando tanto con Fabio che fa la fortuna di chi gioca con lui perché fa movimenti perfetti che ormai capisco al volo".

 (Photo by Getty Images)

E il futuro di Ranieri? "Non sono decisioni che spettano a me, io posso dire che con lui sto benissimo, in un anno e mezzo non posso lamentarmi di nulla, grande stima e rispetto come allenatore e come uomo. E' una decisione sua e della società, io spero rimanga ma solo il mister lo può sapere. L'Europeo? Onestamente non ci penso. È una stagione in cui sono partito tardi e ora il mio pensiero è tornare in forma e a fare bene con la Sampdoria. La nazionale deve essere una conseguenza ma la mia concentrazione è sul finire bene la stagione. L'ottavo posto? È difficile ma ci proviamo. Anche loro sono una squadra che sta bene e il fatto che giochino insieme con lo stesso allenatore da tre-quattro anni non è poco. Significa avere un gioco rodato, meccanismi fluidi e si conoscono tutti a memoria. Sarà difficile ma noi non abbiamo nulla da perdere, quindi andremo al Mapei sereni per provarci. È una bella libertà arrivare a sei partite dalla fine con 42 punti e quindi la testa sgombra. E non vogliamo rallentare, siamo tutti convinti di chiudere bene".

Ancora Gabbiadini, tra la "lite" con Candreva e l'assist a Quagliarella: "Lite? La stanno facendo passare tutti come una cosa strana ma non è così. Il rigorista è Fabio, poi quando non c’è lui l'anno scorso era Gaston e io. Quest’anno se non c’è Fabio o Gaston tocca a me o Candreva. Voglio dire, abbiamo delle gerarchie e siamo assolutamente d’accordo, poi che tra noi si possa parlare in campo ci sta, ma in quella circostanza garantisco che non abbiamo discusso e il fatto di aver battuto io non è stata una forzatura o un atto di presunzione. Non capisco perché tutto questo clamore, io e Antonio non abbiamo litigato. Se Quagliarella mi pagherà da bere per l'ultimo assist? Preferisco che mi restituisca l'assist domani contro il Sassuolo. È così il gioco di squadra, conta vincere non chi segna. Fabio ha fatto gol molto più difficili, per lui è stato un gioco da ragazzi, magari agganciare lo stesso pallone per qualcun altro sarebbe stato più complicato. Fabio è secondo a pochi quando sente la palla da spingere in porta".

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