Nel cuore pulsante della Glasgow calcistica, il prossimo Rangers-Celtic si annuncia più di una semplice sfida sportiva: sarà un match ricco di tensione, orgoglio e storia. Anche con il titolo già assegnato, Rangers e Celtic arriveranno al fischio d’inizio sospinti dalla rivalità secolare e dalla fame di rivalsa. I Blues cercheranno il tris di vittorie consecutive in campionato contro gli odiati rivali, mentre i Lions biancoverdi punteranno a chiudere la stagione lasciando un’ultima, indelebile impronta.
L'intervista
ESCLUSIVA Rangers-Celtic, Jack: “Igamane top e Ferguson vuole il tris a Ibrox”

Per analizzare tutti i risvolti tattici, psicologici e storici di questo Rangers-Celtic, abbiamo il piacere di ospitare Chris Jack, giornalista sportivo del The Herald, reporter per i Rangers Glasgow. Con anni di esperienza sul campo e una profonda conoscenza dell’Old Firm, Chris ci guiderà tra numeri, curiosità e aneddoti di una delle rivalità più accese del calcio mondiale. Benvenuto, Chris: grazie per essere con noi!

Una vittoria per salutare Barry Ferguson
—Dopo l’addio di Philippe Clement, Barry Ferguson è stato chiamato a rimettere ordine in casa Rangers. Ma quanto è riuscito davvero a incidere?
"Barry Ferguson ha ereditato una situazione estremamente complicata e, pur tra mille difficoltà, ha cercato di dare il massimo. La squadra, evidentemente non costruita per competere con continuità a livello nazionale, ha continuato a mostrare le stesse fragilità emerse già sotto la gestione Clement. Tuttavia, momenti come la vittoria sul Fenerbahçe in Europa e il trionfo al Celtic Park rappresentano autentici picchi emotivi in una stagione costellata da delusioni. Sono stati istanti di gloria che hanno permesso a Barry di vivere emozioni forti e condividerle con i tifosi, che non hanno mai smesso di apprezzare quanto fatto da lui per il club. Detto questo, in estate i Rangers sembrano destinati a intraprendere un'altra strada".
In una stagione fatta di alti e bassi, Hamza Igamane si è distinto come una delle poche certezze per i tifosi del Rangers. Come giudichi la sua annata?
"Potrebbe essere nuovamente l’uomo partita. Igamane ha le qualità per lasciare il segno in sfide di questa importanza e non sarebbe affatto sorprendente vederlo protagonista ancora una volta. Tuttavia, non è da escludere che Cyriel Dessers possa partire titolare al suo posto, considerando la fiducia che l’allenatore continua a riporre in lui. Resta il fatto che Igamane è un talento evidente, e i Rangers farebbero bene a valorizzarlo nel tempo. In settimana, Issame Charai, vicedirettore del club scozzese, ha dichiarato ai media che il giovane marocchino può arrivare ovunque voglia. Un altro gol contro il Celtic non farebbe altro che consolidare ulteriormente la sua crescita e la sua reputazione".
Con una difesa ancora in emergenza e un record di clean sheet poco confortante, quali soluzioni può adottare Ferguson per contenere l’attacco del Celtic e dare maggiore equilibrio alla squadra?
"Le buone notizie arrivano dal possibile rientro di Tavernier e Souttar, entrambi dati in partenza per domenica. Barry Ferguson sembra intenzionato a confermare la linea a tre già adottata nella maggior parte del suo mandato. Leon Balogun sarà regolarmente in campo, nonostante il recente intervento chirurgico allo zigomo, mentre per l'altro posto in difesa Clinton Nsiala appare favorito su Robin Propper. Sulle fasce, spazio a Tavernier e Jefte. Per ottenere un risultato positivo nel derby, però, servirà una prestazione difensiva molto più solida a livello collettivo: il numero di clean sheet ottenuti sotto la gestione Ferguson è infatti tutt’altro che rassicurante".

Rangers-Celtic non è mai una partita "inutile"
—Tra prestazioni altalenanti e momenti di blackout, Cyriel Dessers e Nedim Bajrami hanno vissuto una stagione fatta di luci e ombre. Potrebbero essere proprio loro le pedine inattese in grado di spostare gli equilibri nel prossimo attesissimo Rangers-Celtic?
"Cyriel Dessers potrebbe ottenere una maglia da titolare nel derby, con Václav Černý al suo fianco: una coppia che, nelle ultime settimane, ha mostrato una buona intesa. Nonostante le critiche ricevute anche in questa stagione, Dessers ha comunque inciso sul piano realizzativo e affronterà il Celtic con la convinzione di poter colpire ancora. Diversa la situazione per Nedim Bajrami: non partirà dal primo minuto, complice una condizione che continua a non convincere. Il suo futuro a Ibrox è in bilico, e un addio a fine stagione non sarebbe affatto sorprendente".
Anche con il titolo già deciso, quanto è importante questo Rangers-Celtic per entrambe le squadre?
"Non esiste un Rangers-Celtic privo di significato. La storica rivalità tra Rangers e Celtic dà valore a ogni sfida, a prescindere dalla classifica. Domenica sarà una questione di orgoglio, per le squadre e per i tifosi. I Rangers, in particolare, hanno l’occasione di centrare la terza vittoria consecutiva in campionato contro il Celtic, un traguardo che manca da decenni. Barry Ferguson, alla guida fino a fine stagione, vorrà congedarsi nel modo migliore possibile: con un successo che rimarrebbe nella memoria dei tifosi".
I Rangers hanno ottenuto alcuni risultati positivi contro il Celtic di recente.Pensi che questo dia loro un vantaggio psicologico o il Celtic sarà desideroso di riaffermare il suo dominio?
"Il vero vantaggio psicologico resta nelle mani del Celtic, forte di un dominio prolungato negli ultimi anni e di titoli importanti conquistati. Tuttavia, i recenti successi dei Rangers dimostrano che sanno come affrontare questo tipo di sfida, e questo dà loro fiducia. Dall’altra parte, il Celtic ha fame di riscatto dopo la sconfitta di gennaio a Ibrox e cercherà di chiudere la stagione con un segnale forte. Entrambe le squadre avranno motivazioni altissime".

McCoist il simbolo di Rangers-Celtic
—Ora che il Celtic ha eguagliato il totale di 55 titoli dei Rangers, come pensi che questo influisca sulla dinamica della rivalità?
"La lotta per la supremazia storica è più accesa che mai. Questo pareggio nei titoli aumenta la pressione sui Rangers, che non possono permettersi di rimanere indietro. Il nuovo assetto societario, con Kevin Thelwell già nominato direttore sportivo, dovrà costruire una squadra capace di competere subito. La prossima stagione sarà cruciale per rilanciare le ambizioni e riportare il titolo a Ibrox. Tutti gli occhi sono puntati su chi verrà scelto in panchina".
Qual è il tuo pronostico personale per il derby di domenica?"Alla luce dello stato di forma recente, vedo i Rangers favoriti. Hanno dimostrato di sapersi adattare bene alle squadre che giocano in modo offensivo, come il Celtic, e il supporto del pubblico di Ibrox potrebbe fare la differenza. Mi aspetto una partita combattuta, ma punto su un 2-1 in favore dei Rangers".
Hai una partita preferita dell'Old Firm tra i tuoi anni da giornalista?
"Difficile sceglierne una sola. Ogni derby ha una sua storia, ma la vittoria con gol di Hamza Igamane a Parkhead quest’anno è stata speciale: vincere lì dopo tanto tempo ha lasciato un segno. Ricordo anche la splendida prestazione di Pedro Mendes al Celtic Park. E come non citare la conquista del titolo nel 1999 a Parkhead? Quel giorno è entrato nella leggenda del club".
Secondo te, quali giocatori hanno fatto la storia negli scontri dell'Old Firm? Ci sono figure iconiche che meglio rappresentano lo spirito e l'intensità di questa partita leggendaria?
"Ce ne sono tanti, ma Ally McCoist è il primo nome che viene in mente: decisivo, carismatico, sempre presente nei momenti chiave. Andy Goram, invece, è stato una vera muraglia nei derby, regalando ai tifosi parate da leggenda. E poi c’è Walter Smith, un vero signore del calcio. Rispettato da tutti, rivali compresi, ha rappresentato i Rangers con eleganza, passione e una fame di vittoria che lo ha reso immortale nel cuore dei tifosi".
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