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Il derby del “Marcio in Danimarca”: Toro-Juve 2-1 e titolo ai granata, poi quella lite con Allemandi…

Redazione DDD

Era il 5 giugno 1927...per i granata derby vinto ma in seguito titolo revocato

"Il Direttorio federale, accertato anche per confessione del dottor Nani, consigliere del Torino, che egli ha versato al signor Gaudioso, pure confesso, lire 25.000 destinate a taluno dei giocatori della Juventus per assicurare illegittimamente al Torino la vittoria nella gara dl 5 giugno, delibera di togliere al Torino il titolo di campione assoluto d'Italia, per l'anno sportivo 1926-27". Parole dura da digerire ancora oggi, quelle scritte a novembre del 1927 da parte della Figc.

Al centro della vicenda, una combine apparentemente orchestrata da Guido Nani, revisore dei conti del Torino nonché amico personale del presidente granata Enrico Marone Cinzano, e da Luigi Allemandi, promettente terzino sinistro della Juventus che, in coppia con l'affermato fuoriclasse Virginio Rosetta, formava uno dei reparti difensivi migliori nel calcio italiano degli anni 1920. Secondo la cronaca del tempo, il dottor Nani corruppe il giocatore anticipandogli 25 000 lire affinché questi dirottasse a favore del "Toro" il risultato del derby della Mole in programma il 5 giugno 1927; le restanti 10 000 lire pattuite sarebbero state consegnate dopo la conquista dello scudetto da parte dei granata: in quel momento il Torino era in testa alla classifica con 10 punti e seguito sia dal Bologna che dalla Juventus.

Il derby si chiuse con la vittoria in rimonta per 2 a 1 del Torino, e circa un mese dopo, il 3 luglio, il "Toro" divenne campione d'Italia con una giornata d'anticipo, ma Nani si sarebbe rifiutato di pagare le rimanenti 10 000 lire perché Allemandi, contrariamente ai presunti patti, si segnalò tra i migliori in campo nella partita del 5 giugno. Ne nacque un litigio, origliato dal giornalista Renato Ferminelli, corrispondente da Torino delle testate Lo Sport di Milano e Il Tifone di Roma, anche se secondo alcuni non c'era stato alcun diverbio e Ferminelli aveva avuto la notizia per le sue fonti. In ogni caso Ferminelli, in cattivi rapporti col Torino, poiché la società granata non gli aveva concesso per un qui pro quo l'accredito stagionale per le partite allo Stadio Filadelfia, pubblicò sulle due riviste per cui lavorava, tra il 29 luglio e il 22 settembre 1927, una serie di articoli dai titoli allusivi (come "Preludio. C'è del marcio in Danimarca" e "Sinfonia") nei quali denunciava un illecito del club granata, dapprima in maniera sibillina e poi facendo i nomi dei personaggi coinvolti.