di Simone Balocco -
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Lo Stade de Reims è stata la prima squadra francese a giocare in Coppa dei Campioni, nonché la prima francese ad arrivare due volte in finale. Di fronte ebbe sempre il Real Madrid. Tra il 1949 ed il 1962 fu tra le squadre più forti d’Europa guidata da Kopa e Fontaine. Una bella favola di provincia contro gli sceicchi.
di Simone Balocco – Il prossimo 1° giugno al “Wanda Metropolitano” di Madrid, la “casa” dell’Atlético, si disputerà la finale della XXVII edizione della Champions League, la LXIV comprendendo anche il vecchio nome “Coppa...
Il prossimo 1° giugno al “Wanda Metropolitano” di Madrid, la “casa” dell'Atlético, si disputerà la finale della XXVII edizione della Champions League, la LXIV comprendendo anche il vecchio nome “Coppa dei Campioni”. In lizza quattro squadre, ma nessuna francese. Neppure il Paris Saint Germain degli sceicchi che in otto stagioni, nonostante abbia speso 1.130 milioni di euro per vincere solo cinque Ligue 1 e ventotto tra coppe e supercoppe nazionali, ha raggiunto al massimo quattro volte i quarti di finale. Un risultato molto deludente per una squadra che senza sceicchi era comunque arrivata in semifinale nell'edizione 1994/1995.
A oggi solo una squadra francese ha vinto la Champions League, mentre altre tre hanno raggiunto la finale: l'Olympique Marsiglia ha vinto nella stagione 1992/1993 sconfiggendo all'”Olympiastadion” di Monaco di Baviera il Milan, mentre l'ultima è stata il Monaco che nell'edizione 2003/2004 perse a Gelsenkirchen contro il Porto di Mourinho. Prima dei monegaschi allenati allora da Didier Deschamps, ventotto anni prima (nella stagione 1975/1976) il Saint Etienne si era spinto fino all'ultimo atto, pendendo però ad Hampden Park, tempio della Nazionale scozzese, contro il Bayern Monaco.
Eppure era francese una delle due finaliste della prima edizione dell'allora Coppa dei Campioni: a contendere la coppa al Real Madrid del Presidente Santiago Bernabeu, c'era la più forte squadra transalpina di sempre: lo Stade de Reims, compagine biancorossa proveniente dal Dipartimento dello Champagne noto per la basilica dove furono incoronati tutti i re di Francia. Lo Stade de Reims oggi milita in Ligue 1, ma nella sua centenaria storia (è nato nel 1911) ha conosciuto anche il fallimento ed i campi delle serie dilettantistiche nazionali.
Sarà improbabile che un giorno lo “Stade” possa arrivare ancora una volta all'ultimo atto della coppa più importante di tutte a livello di club, ma questa squadra può fregiarsi di ben sei campionati vinti tra il 1949 ed il 1963, nonché un'edizione della Coppa Latina (una sorta di Coppa dei Campioni ante litteram), due Coppe di Francia e quattro Supercoppe nazionali. In quel periodo, inoltre arrivò due volte secondo e tre volte terzo in campionato, perdendo una finale di Coppa Latina e Supercoppa di Francia nel 1955 e nel 1962. Il sogno dello Stade de Reims durò dal 1945, anno della sua promozione in Division 1, fino alla sua prima retrocessione in Division 2, nella stagione 1963/1964.
In quei diciassette anni, la squadra ebbe due allenatori: Henri Roessler e Albert Batteux. Entrambi ex giocatori, Roessler portò la squadra in massima serie e vinse un titolo nazionale, mentre Batteux divenne tecnico già a 29 anni, subito dopo il suo ritiro dal calcio giocato, e di titoli ne vinse ben cinque. Il tecnico (nativo proprio di Reims) è stato un visionario ed un maestro di calcio, un precursore del calcio offensivo degli anni Settanta e degli anni Duemila. Nel 1949 la squadra fece il suo primo double vincendo titolo nazionale e Coppa di Francia. Il salto di qualità lo Stade de Reims lo fece nell'estate 1951 con l'approdo nella terra dello champagne, dall'Angers, di quello che sarà uno dei più forti attaccante francesi di sempre: Raymond Kopaszewski detto “Kopa”.
Nel 1953 la squadra fece un altro double, migliore del primo: titolo nazionale e Coppa Latina. Fu il primo trofeo internazionale vinto da una compagine transalpina. A oggi sono in totale tre per l'Esagono. Nel 1955 i giornali inglesi e francesi discutevano su chi fosse la vera squadra più forte d'Europa e la UEFA decise di porre fine alla questione istituendo una competizione “ad inviti” dove presero parte sedici squadre campioni nazionali provenienti da sedici Paesi europei: nacque la Coppa dei Campioni. Per la Francia vi prese parte lo Stade de Reims, campione in carica.
Il suo cammino fu agevole: la squadra eliminò via via i danesi dell'Aarhus, i forti ungheresi del MTK Budapest ed in semifinale gli scozzesi dell'Hibernian di Edimburgo. L'altra finalista fu il Real Madrid, che ebbe un sorteggio complicato tanto da eliminare con difficoltà il Milan in semifinale. La prima finale della Coppa dei Campioni si disputò il 13 giugno 1956 allo stadio “Parco dei Principi” di Parigi: da una parte il Real di mister Villalonga Llorente che poteva contare sulla forza ed il talento di una squadra composta (tra i tanti) da Muñoz, Gento e di Stefano, dall'altra lo Stade de Reims di mister Batteux e trascinato fino allo stadio parigino da una squadra molto forte che contava sul talento di Kopa, Bliard e Templin.
Davanti a 40 mila spettatori, il Reims lanciò il cuore oltre all'ostacolo e già dopo 10 minuti era in vantaggio di due reti grazie a Leblond e Templin. Il Real sembrava spacciato e la coppa pareva indirizzata verso la capitale dello champagne. Le merengues erano una corazzata e riuscirono al minuto 30 a fare 2-2 prima con di Stefano e poi con Rial. La prima finale di Coppa dei Campioni prometteva bene come spettacolo.
Il Real si portò sul 3-2 con Marquitos e Hidalgo fece 3-3 al 62', ma Rial a dieci dalla fine fece il definitivo 4-3. Il Real vinse la prima delle sue tredici coppe, la prima di cinque consecutive. Per lo Stade de Reims l'onore delle armi con Raymond Kopa che non passò inosservato, tanto che poche settimane dopo, per un'ingente somma di denaro dell'epoca, passò proprio al Real Madrid scrivendo una grande pagina di calcio: due Liga, tre Coppe dei Campioni di fila e la vittoria del Pallone d'oro 1958, primo francese a vincere il premio di France Football. Kopa, inoltre, tra il 1956 ed il 1959 arrivò anche una volta secondo e tre volte terzo.
Michel Hidalgo ventotto anni dopo si vendicò (sportivamente) del capitano merengue Munoz: Hidalgo era il CT della Francia che vinse l'Europeo del 1984 (quello dei 9 gol di Platini in cinque partite) sulla Spagna di Munoz. Lo stadio, come allora, era il “Parco dei Principi”. Tra la finale di Parigi e l'estate 1958, il Reims vinse ancora un titolo. Morale: per la quarta edizione della Coppa dei Campioni, dopo se stessa, Nizza e Saint Etienne, lo “Stade” avrebbe difeso, ancora una volta, i colori della Francia. Nella stagione 1957/1958 arrivò il secondo double “nazionale” con la vittoria del quarto titolo nazionale unito alla vittoria della seconda Coppa di Francia.
Lo Stade de Reims inoltre contribuì alla grande al Mondiale del 1958 in Svezia della Francia, vedendo tra i ventidue convocati dalla Selezione transalpina sei suoi giocatori (Colonna, Jonquet, Penverne, Fontaine. Piantoni, Vincent), due ex (Marche e Kopa) e...l'allenatore, ovvero Betteux, prestato alla causa mondiale. La Francia, al suo quinto Mondiale, fu una squadra spettacolare che ebbe la sfortuna di incontrare sul suo cammino il Brasile di Pelé in semifinale. I “galletti” si consolarono con il terzo posto schiantando la Germania Ovest e segnando addirittura 23 reti in sei partite. Top scorer del campionato, Just Fontaine con 13 reti: mai nessuno aveva segnato così tanto in un'edizione e ancora oggi l'attaccante è quarto nella classifica di tutti i tempi solo avendo disputato una sola edizione del torneo.
La Francia del periodo 1978-1986 era forte, come quella del biennio 1998-2000 e 2016-2018, ma quella del 1958 era un concentrato di estro, forza e talento e solo il Brasile di Pelé, Vavà, Garrincha e Didì riuscì a togliere ai Blues la probabile certezza di vincere il Mondiale. Tornando alle vicende dello “Stade”, la cessione di Kopa aveva portato nella città della chiesa gotica più famosa di Francia giocatori del calibro di Fontaine, Piantoni e Bliard. La squadra era ancora più forte e tecnica e arrivò ancora una volta in finale.
Complice anche un sorteggio morbido (i nordirlandesi dello Ards, i finlandesi del Helsingin Palloseura, i belgi dell'Anderlecht e gli svizzeri dello Young Boys), al “Neckarstadion” di Stoccarda, il 3 giugno 1959, la squadra di Batteux arrivò ancora all'ultimo atto. E quale fu l'avversaria? Il Real Madrid che poté contare in attacco non solo su di Stefano, ma anche sul grande ex di turno: Raymond Kopa.
Il poker d'attacco Vincent-Fontaine-Bliard-Piantoni poté poco contro quel Real Madrid: se la finale del 1956 fu avvincente, quella del 1959 vide i francesi perdere 2-0 senza impensierire i castigliani che vinsero la loro quarta Coppa dei Campioni consecutiva con le reti di Mateos e di Stefano. Nonostante la seconda sconfitta in quattro edizioni per mano della squadra più forte del tempo, lo “Stade” si consolò con la vittoria della classifica marcatori della manifestazione da parte di Fontaine con dieci reti.
Tra il 1959 ed il 1963, lo Stade de Reims vinse ancora due titoli nazionali ed una Supercoppa nazionale, ma a livello europeo non ebbe più sussulti, tanto che nella sua ultima partecipazione alla coppa più importante d'Europa uscì ai quarti di finale per mano dei campioni d'Inghilterra del Burnley. Dopo la vittoria della sua terza Coppa dei Campioni consecutiva, Kopa, nell'estate 1959, tornò al Reims, rimanendoci fino alla stagione 1966/1967, dopo di che si ritirò.
Ma la favola era giunta alla fine: al termine della stagione 1963/1964 la squadra retrocesse in Division 2 e dopo anni di sali e scendi, tornò in Division 1 nella stagione 1970/1971 rimanendoci fino alla 1978/1979, dopo di ché sparì dal grande calcio nazionale ed europeo: nel 1991 retrocesse in Division 3. l'anno dopo fu dichiarata fallita e dovette ripartire dai dilettanti (la Division d'Honneur). Dovette vendere i trofei vinti all'asta per ripianare i debiti, ma nel 1996 una società terza al calcio li acquistò e li regalò al glorioso club di Reims.
Nel 2012 lo Stade de Reims tornò in Ligue 1 dopo trentatré anni di attesa...e tre cambi di denominazione. In quel trentennio molto difficile, lo Stade de Reims giunse due volte in semifinale di Coppa di Francia nel 1986 e 1987. Oggi il glorioso Stade de Reims milita ancora nella prima serie nazionale francese e, nonostante i risultati epici ed iconici del passato, la squadra è lontana anni luce dai successi che furono, con i tifosi che possono però vantarsi di supportare una squadra che, in proporzione, ha fatto molto di più di altre squadre francesi che hanno speso vagonate di euro per non vincere nulla.
E pensare che i Presidenti di quel quindicennio d'oro non avevano speso tantissimo per dare a Batteux una squadra competitiva. Semplicemente basta avere programmazione e determinazione e si può regalare un sogno anche ai propri tifosi
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