L'Olanda, a modo suo, ha scritto la storia del calcio. In quella nazione è nato uno stile di gioco entrato nel dizionario dello sport: il calcio totale, che ha anche influenzato le grandi squadre.
Il racconto!
Olanda, patria del calcio totale: la nascita e l’influenza di questo stile

Olanda, la nascita del calcio totale

Nel calcio totale, in olandese totaalvoetbal, ogni calciatore in campo si sposta dalla posizione che occupa. A sua volta, un altro compagno occupa la posizione in modo tale non cambiare la disposizione tattica. Con questo stile di gioco, i calciatori non rimangono solamente nel proprio ruolo. L'inventore del calcio totale fu l'inglese Jack Reynolds, che allenò l'Ajax nella prima metà del XX secolo. In Ungheria, l'Honved e l'Aranycsapat (la Nazionale Ungherese degli anni '50) adottarono un stile di gioco simile. Ma negli anni '70, il totaalvoetbal ebbe i suoi migliori anni: merito di Rinus Michels, che definì il concetto del calcio totale tra Ajax, Barcellona e Nazionale Olandese.

Dopo la partenza di Michels in Spagna, Kovacs portò avanti questa filosofia nella squadra d'Amsterdam. Il totaalvoetbal divenne popolare anche grazie alla figura di Johan Cruijff, il Profeta del Gol. L'olandese si muoveva in ogni parte del campo ed era il cervello di tutta la squadra. L'Olanda che partecipò al Mondiale del '74, che divenne famosa col nome di Arancia Meccanica, fu la massima espressione del calcio totale, anche se perse la finale contro la Germania Ovest. In quegli anni, l'Ajax dominò sia a livello nazionale che europeo, vincendo ben 3 Coppe dei Campioni di fila.
Le influenze del calcio totale

In Italia, uno stile simile al calcio totale fu il gioco corto di Corrado Vicini che, negli anni '70, allenò Ternana e Palermo. Anche altri allenatori, come Luigi Radice al Torino e soprattutto Nils Liedholm alla Roma ed Arrigo Sacchi al Milan, hanno avuto modo di utilizzare il calcio totale. In particolar modo quest'ultimo, che portò il Milan sul tetto d'Europa e del mondo alla fine degli anni '80. Tra i tecnici stranieri, Valerij Lobanovs'kyj con la Dinamo Kiev e Sven-Goran Eriksson in Svezia s'ispirarono al calcio totale. Divenuto allenatore, Johan Cruijff utilizzò il calcio totale soprattutto al Barcellona, dove questa filosofia rimase e portò ad uno stile di gioco che tutti noi conosciamo: il tiki-taka. Questo modo di giocare, reso grande in particolar modo dalla Nazionale Spagnola e dal Barça di Pep Guardiola, consiste nel costante possesso palla ed in una lunga serie di passaggi. In un'intervista di circa dieci anni fa, Guardiola definì Cruijff "la persona più influente nella storia del calcio degli ultimi 40/50 anni, che ha cambiato la mentalità del Barcellona".
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