La Storia

Tryfilli contro Thrilos: Panathinaikos-Olympiacos, il derby degli Eterni Nemici

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Panathinaikos-Olympiacos, il derby degli Eterni Nemici: una rivalità storica, sociale e sportiva che infiamma la Grecia
Vincenzo Bellino
Vincenzo Bellino Redattore 

Panathinaikos-Olympiakos non è solo una questione di sport. È una battaglia che affonda le sue radici nella storia sociale e culturale di Atene, una rivalità che attraversa epoche e discipline, culminando in uno dei derby più accesi al mondo: il "derby degli eterni nemici". Verde contro biancorosso, borghesia contro classe popolare, città contro porto: queste polarità definiscono un conflitto che va ben oltre i confini del campo di gioco.

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Panathinaikos-Olympiacos: due mondi opposti

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La storia del Panathinaikose dell'Olympiakos rispecchia quella di due mondi diversi. Il Panathinaikos, fondato all'inizio del Novecento, rappresentava le classi più agiate di Atene, il cuore della città. La squadra, identificata dal trifoglio verde, incarnava gli ideali della borghesia cittadina. Dall'altra parte, l'Olympiakos nacque nel 1925 nel Pireo, il porto di Atene, come simbolo delle classi lavoratrici e popolari. Con un logo che richiama lo spirito olimpico, i "Thrilos" (le leggende) si imposero rapidamente come una forza dominante, non solo nello sport ma anche come rappresentanti delle aspirazioni della loro comunità.

Panathinaikos

Panathinaikos-Olympiacos, rivali oltre il calcio

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Nel corso dei decenni, la rivalità ha travalicato i confini del calcio, estendendosi a tutte le discipline sportive, dal basket alla pallavolo. Tuttavia, è il calcio a catalizzare la maggior parte delle tensioni. Il primo scontro risale al 1930, e da allora ogni incontro ha rappresentato molto più di una semplice partita. Un episodio emblematico si verificò proprio in quell'anno: durante una delle prime sfide, i tifosi dell'Olympiakos si presentarono con bare verdi come macabro augurio per i rivali. Il Panathinaikos rispose con una schiacciante vittoria per 8-2, e i resti delle bare furono utilizzati come armi nei violenti scontri che seguirono. Questo episodio segnò l'inizio di una lunga storia di tensioni che non si è mai attenuata.

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Panathinaikos-Olympiacos, il derby degli Eterni Nemici

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Gli scontri tra tifoserie hanno spesso avuto conseguenze drammatiche. Nel 1964, durante una semifinale di Coppa di Grecia, i tafferugli tra le due fazioni portarono alla squalifica di entrambe le squadre, consegnando la vittoria all'AEK Atene senza che quest'ultima disputasse la finale. Negli anni recenti, il problema si è acutizzato, riflettendo anche un disagio sociale più ampio. Nel 2015, il governo Tsipras sospese temporaneamente le attività calcistiche a causa degli scontri tra tifosi. La decisione fu presa dopo episodi di guerriglia urbana e persino risse durante le riunioni della Super League, che coinvolsero i dirigenti di entrambe le squadre. L'ultimo capitolo di questa tormentata storia è avvenuto il 21 novembre 2022, quando il fischio d'inizio tra le due squadre fu posticipato per violenti scontri. Durante il riscaldamento, i giocatori dell'Olympiakos furono bersagliati da torce e fumogeni, mentre fuori dallo stadio si verificarono tafferugli tra tifosi e forze dell'ordine.

Panathinaikos

Un problema radicato

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La rivalità tra Panathinaikos e Olympiakos è solo la punta dell'iceberg di un problema sistemico. La violenza legata al calcio è un fenomeno radicato nella società greca, che riflette tensioni sociali irrisolte. Le misure adottate, come il divieto di accesso ai tifosi ospiti, non hanno portato a soluzioni durature. La sensazione è che lo sport venga spesso utilizzato come pretesto per sfogare conflitti più profondi.

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