analisi Facebook di Roberto Beccantini -
TORINO-ATALANTA 2-1
La famiglia Adams
La scorsa stagione, il 4 dicembre, non ci fu storia: 3-0 per il Toro di Juric. Questa volta non basterebbe un romanzo. Da Toro. Gasp subito avanti con Retegui, di testa. Vanoli invita i suoi a reagire.
Non solo cuore: anche gioco
Per esempio, il lavoro sporco degli attaccanti, gli inserimenti da dietro (di Lazaro, in avvio, di Ilic, Ricci, Linetty). Il pareggio arriva in fretta, lungo l’asse Ilic-Zapata-Adams-Ilic (tocco sotto). La sfida è ardente. De Katelaere ha voglia, però mancano Lookman, Scamacca, Koopmeiners, Scalvini (ai granata, Schuurs e Vlasic). Le occasioni crepitano. Il Toro ha le sue, sciupate o sventate da Carnesecchi. La famiglia Adams, dicevo: l’assist, il gol del sorpasso, in contropiede, all’alba della ripresa. Che Adams, scozzese, 28 anni, ex Southampton: un oplita entrato subito in sintonia con l’atmosfera e lo spirito. E come famiglia, vi aggiungo Milinkovic-Savic. Il portiere sempre sull’orlo della ghigliottina. Ha murato a Pasalic il rigore varista del 2-2. Era il 95’.
Non è stato fortunato, l’Ego di Bergamo: sull’1-2, traversa di Retegui e palo del belga. Ha chiuso con Zaniolo, Samardzic e un pugno di bebè. Da Brescianini, doppietta a Lecce, un contributo sin troppo timido. Ricapitolando: il pareggio sarebbe stato più corretto, visto l’andazzo, ma se l’Atalanta la conosciamo, il Toro di Vanoli pare avere qualche freccia in più rispetto alla faretra del passato. Un Ricci e un Ilic più «dentro», per esempio.
** Napoli-Bologna 3-0. La palla di papà Kvara per il gol di capitan Di Lorenzo: tutto il resto, scrivetelo voi.
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