Amorim non considera più Rashford e il Napoli deve liberarsi di Osimhen: le premesse ci sono tutte
È presto per lasciarsi trasportare dal valzer estivo tipico del calciomercato, quando ci si diverte a prevedere traiettorie più o meno imperscrutabili. Eppure, con l’inizio dell’anno nuovo, è già possibile ipotizzare movimenti che potrebbero cominciare a prendere forma. Dall’Inghilterra suggeriscono una combinazione che, almeno da un punto di vista teorico, potrebbe rappresentare l’incastro perfetto per tutte le parti coinvolte. Si basa tutto su uno scambio, in una trattativa che sarebbe senz’altro più articolata. Marcus Rashford al Napoli, Victor Osimhen al Manchester United.
Le situazioni di Rashford e Osimhen
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Nelle ultime cinque partite, Rashford non ha mai messo piede in campo. È passato molto rapidamente dall’essere un elemento cardine della rosa alla rottura con il nuovo allenatore, Ruben Amorim, sulla panchina dei Red Devils dallo scorso novembre. Insomma, non un buon segno per la permanenza a Manchester dell’attaccante inglese. D’altro canto, Osimhen è stato girato in prestito al Galatasaray. Per questo il nigeriano si trovi bene in Turchia, è da escludere che ci resti perché il club di Istanbul non ha i fondi necessari per accontentare le richieste economiche di De Laurentiis. Il Napoli, infatti, per quanto elimini la clausola rescissoria, non lo venderà per meno di 60-70 milioni di euro. E al momento il suo ingaggio si aggira sui 10 milioni.
Ruben has confirmed that the one-year option on @HarryMaguire93's contract will be exercised 🙌#MUFC
— Manchester United (@ManUtd) January 3, 2025
L’incastro
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Il Napoli e il Manchester United hanno già concluso un affare importante la scorsa estate, che ha portato McTominay a disposizione di Conte. Il dialogo potrebbe riaprirsi per un’operazione sicuramente più complessa. La valutazione di Rashford potrebbe essere leggermente inferiore di quella di Osimhen per diversi motivi: ha un anno in più (classe 1997) e sta giocando di meno. Per cui, lo United potrebbe assicurarsi quella prima punta da almeno 20 gol a stagione con un conguaglio fattibile, senza avventurarsi più nei salti nel vuoto rappresentati dai giovani emergenti della Serie A, come Hojlund e Zirkzee, che per il momento non hanno lasciato il segno sperato. Rashford inoltre ritroverebbe due ex compagni (McTominay e Lukaku) e lavorerebbe con un allenatore che in Inghilterra ha saputo conquistare il rispetto di tutti dopo il grande lavoro al Chelsea e l’esperienza meno felice al Tottenham. Le prerogative per il lieto fine, insomma, ci sono tutte.