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Autisti-tifosi licenziati, Tonnies proprietario del mattatoio del virus e debiti del club: Ultras Schalke sul piede di guerra

Redazione DDD

Contestazioni, critiche e striscioni da parte degli Ultras Gelsenkirchen

Dopo che i dirigenti dello Schalke 04 erano stati recentemente criticati da più parti per l'attuale situazione finanziaria del club, che versa in condizioni davvero critiche, ma anche, ma per la procedura di rimborso dei biglietti già pagati e per alcuni licenziamenti all'interno del club (fra cui gli autisti dei pullman delle squadre giovanili che provenivano proprio dalla curva dei tifosi più accesi), il gruppo degli Ultras Gelsenkirchen aveva voluto evitare di fare manifestazioni pubbliche di protesta. Ma dopo una stagione 2019-20 molto deludente da parte della squadra, gli Ultras sono usciti allo scoperto. Nel mirino dei tifosi non solo i risultati del campo, ma anche la figura del proprietario del club, Clemens Tönnies. Dopo alcune dichiarazioni di stampo razzista pronunciate nel 2019, Tonnies è oggi nell'occhio del ciclone perche la sua famiglia è proprietaria del mattatoio di carni nelle nella compagne di Rheda-Wiedenbrück divenuto focolaio di Coronavirus.

Gli Ultras non capiscono come mai lo Schalke 04, finanziariamente forte, con 275 milioni di euro di vendite annue, abbia parlato di timori sul futuro della propria esistenza dopo pochi giorni dalla pausa della Bundesliga e che stia varando come club una politica di esternalizzazione di alcuni propri uffici interni. Secondo i tifosi, lo Schalke deve tornare alla sua missione ed essere all'altezza della responsabilità sociale che ha sempre sostenuto nel corso degli anni. Gli striscioni della contestazione sono eloquenti: "Non dovete macellare i nostri valori", "Tonnies fuori!"