di Sergio Pace -
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Coppa del Mondo in Qatar, pericolo influenza dei cammelli. Tifosi avvertiti: “Statene alla larga”
L’avvicinamento ai Mondiali che si disputeranno dal 20 novembre al 18 dicembre in Qatar si sta rivelando un susseguirsi di divieti. Alle migliaia di tifosi che sbarcheranno nel paese asiatico è già stato vietato, infatti, di bere alcol durante le partite, di indossare abiti corti o eccessivamente trasparenti, di scommettere e di darsi appuntamenti con finalità sessuali. A questi, e ad altri divieti, si aggiunge quello di stare alla larga dai cammelli.
Ecco il motivo...
Si teme che l’influenza dei cammelli, o MERS-CoV, diffusasi dai pipistrelli ai cammelli del deserto nella vicina Arabia Saudita, possa essere trasmessa anche agli esseri umani. Non essendoci un vaccino o uno specifico trattamento, MERS-CoV viene ritenuta più pericolosa e mortale del Covid-19.
Queste le dichiarazioni di Paul Hunter, professore della University of East Anglia: “I tifosi dovrebbero stare alla larga dai cammelli una volta arrivati in Qatar. Questo è il consiglio di buon senso che sento di dare per ridurre il rischio di contrarre il virus. Si tratta di un brutto virus, molto più pericoloso del Covid-19 con un tasso di mortalità molto alto. Inoltre non esiste attualmente un vaccino efficace”. Ad agosto circa l’80% dei casi era dato dal risultato del contatto con cammelli infetti o persone infette in ospedale, come riferito dai capi dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Il timore degli esperti è che il virus possa presto diffondersi dalla Penisola Arabica all’Africa attraverso i cammelli infetti. Quest’anno in Qatar, paese che ospiterà i Mondiali il prossimo 20 novembre, sono stati segnalati due casi di morte per il virus dei cammelli: un proprietario 85enne di cammelli deceduto a Doha e un contadino di 50 anni abituato a bere latte di cammello.
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