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La Fifa ha bandito Yves Jean-Bart, il presidente della Federazione calcistica di Haiti, da tutte le attività legate al calcio e lo ha multato di 1 milione di franchi svizzeri dopo che il suo comitato etico lo ha ritenuto colpevole di aver abusato della sua posizione e molestato sessualmente e abusato di varie giocatrici, anche minorenni. Jean-Bart, noto come "Dadou", è stato accusato per la prima volta di aver costretto diversi giocatori del Centre Technique National di Croix-des-Bouquets a fare sesso con lui in un articolo sul Guardian nello scorso mese di aprile, dopo che numerose fonti coinvolte gli avevano mosso le stesse accuse, comprese le presunte vittime e le loro famiglie.
La Fifa aveva sospeso provvisoriamente il 73enne per 90 giorni a maggio prima di estendere il suo divieto di altri 90 giorni ad agosto mentre il comitato etico continuava le sue indagini. Prima della scadenza dei termini previsti per domenica 22 novembre, ecco già oggi il comunicato della Fifa: "La camera giudicante del Comitato etico indipendente ha ritenuto Yves Jean-Bart, presidente della Federcalcio haitiana (FHF) ed ex membro del comitato permanente Fifa, colpevole di aver abusato della sua posizione e molestato sessualmente e abusato di varie giocatrici, comprese minorenni, in violazione del Codice Etico Fifa ”, si legge nella nota che poi prosegue elencando le sanzioni. Proprio ieri Jean-Bart era stato scagionato da qualsiasi illecito dal sistema giudiziario haitiano e il suo portavoce ha detto che l'ex presidente intende presentare ricorso contro la decisione della Fifa al Tribunale arbitrale per lo sport: "La decisione della Fifa è una parodia della giustizia e una mossa puramente politica per evitare ulteriori polemiche e cattiva stampa a seguito di una serie di scandali di alto profilo", ha dichiarato lo stesso portavoce sempre al Guardian.
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