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Nel primo tempo della partita di domenica nel massimo campionato polacco tra Arka Gdynia e Wisła Cracovia (0-0), un tifoso è entrato in campo per una invasione estemporanea del terreno di gioco subito sedata dalle forze dell'ordine. Non ci sarebbe nulla di clamoroso, tali situazioni si verificano in molti campionati del mondo, ma il problema è che ora le partite si svolgono a porte chiuse. Anche in PKO Ekstraklasa, la Serie A polacca, esistono rigide linee guida per quanto riguarda le regole delle partite, i giocatori di entrambe le squadre non escono dal campo da un unico posto e un numero limitato di giornalisti deve tenersi a distanza di sicurezza in tribuna stampa.
I fuochi dall'esterno stadio dei tifosi del Legia contro l'Arka Gdynia nel turno precedente di campionato...
Quindi, come ha fatto un tifoso a scendere in campo al Mosir, lo stadio municipale di Gdynia? E soprattutto, cosa rischia ora a livello di sanzioni? Il sito polacco Sportowe Fakty ha contattato in questo senso la società coinvolta nell'organizzazione della gara: "Non so ancora quali saranno le decisioni, ricordiamo che si è trattato di un singolo caso. Il nostro direttore della sicurezza si sta occupando della questione, comunque sono cose che succedono anche altrove come dimostra il caso di Maiorca-Barcellona", ha risposto brevemente il portavoce dell'Arka, Tomasz Rybiński. L'uomo ha raggiunto il campo di gioco, passando attraverso le barriere di sicurezza del TV Compound, la zona televisiva dello stadio che non è presidiata direttamente da uomini dalla società.
Jolanta Grunert, vice addetto stampa dell'Arka Gdynia, ha reso noto che il club ha raccolto tutta la documentazione sull'accaduto, ma che non ha ancora mosso accuse specifiche all'invasore.
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