L’EDITORIALE DI MAURO SUMA – C’è Theo e Theo…

di Mauro Suma -

Prima cosa: Theo Hernandez nel primo tempo, con una gran diagonale difensiva, ha salvato un gol già fatto di Damsgaard. Punto secondo: sul gol di Quagliarella ha sbagliato lui, ma tutta la squadra non era in tensione, non era sul pezzo sul piano dell'intensità e della tensione di voler ottenere il risultato a tutti i costi. Vedo in giro attacchi cattivi a Theo, così come non si è avuta la stessa disinvoltura di farlo con Arthur per un errore analogo e non rimediato due settimane fa. Anche se qui non si tratta di fare a gara su chi ha fatto peggio. Theo ha sbagliato, ma Theo era in quel momento lo specchio dello spirito della squadra. Ed è quello che il Milan deve recuperare, e recupererà, nelle prossime partite. Perché le avversarie corrono e se ci sarà bagarre anche i rossoneri dovranno attrezzarsi per la bagarre.

Il Milan non ha certo pareggiato per colpa di Theo o per qualche episodio, il Milan ha pareggiato perché la sua partita era molto, troppo simile, a quella già pareggiata, più o meno con le stesse modalità, sempre in casa contro l'Udinese. Contro i friulani il Milan arrivava dalla vittoria di Roma, contro la Samp da quella di Firenze. E' su questi tasti che dovrà battere Stefano Pioli, perfettamente e lucidamente conscio delle difficoltà della prima partita dopo la sosta per le Nazionali. Dopo una vittoria, bisogna insistere, non bisogna perdere il senso dell'intensità e della determinazione della partita precedente. Senza drammatizzare, perché pareggi simili il Milan li aveva fatti anche all'andata, quando era primo in classifica. Si poteva prendere gol già nel primo tempo contro la Samp e se non è accaduto è stato anche per merito di Theo in una azione che sembrava ormai già segnata a danno dei rossoneri. Il tema del Milan post pareggio casalingo con la Samp, è di gruppo, di squadra. Non riguarda certo il solo Theo o chiunque altro per Theo.