L'intervista

ESCLUSIVA/ Arsenal-PSG, Chantegrelet: “Kvara indispensabile, Douè crack”

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Il francese ha parlato in esclusiva del match di Champions League tra gli inglesi e la squadra di Luis Enrique
Stefano Sorce

Martedì 29 aprile alle 21:00, l'Emirates Stadium ospiterà la semifinale d'andata di Champions League Arsenal-Psg. Un match che promette emozioni intense, con i Gunners desiderosi di tornare a disputare una finale europea e il PSG determinato a conquistare finalmente la coppa dalle grandi orecchie. I Gunners di Mikel Arteta si presentano con una formazione rimaneggiata a causa di numerose assenze: Gabriel, Calafiori, Jorginho, Partey e Gabriel Jesus sono fuori per infortunio o squalifica. Nonostante ciò, il tecnico spagnolo ha costruito una squadra solida attorno a Bukayo Saka, che ha già realizzato cinque gol in Champions quest'anno.

Dall'altra parte, il PSG di Luis Enrique arriva a Londra con l'intera rosa a disposizione, compreso il portiere Gianluigi Donnarumma, in un ottimo periodo di forma. I parigini hanno superato Liverpool e Aston Villa nei turni precedenti, dimostrando solidità e determinazione.​La partita si preannuncia equilibrata e ricca di emozioni, con entrambe le squadre intenzionate a mettere una seria ipoteca sulla finale.

Per analizzare il momento della squadra di Luis Enrique, e le sue prospettive per questo Arsenal-Psg, abbiamo intervistato Adrien Chantegrelet, giornalista di Le Parisien che segue da vicino le vicende del club parigino. Chantegrelet ci ha offerto una panoramica approfondita sulla preparazione della squadra francese, disposta a tutto per ottenere la gloria ed il trionfo.

luis enrique

Arsenal-Psg: Attenzione a un dato statistico

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Ciao Adrien, martedì 29 aprile si gioca Arsenal-Psg: in che stato d'animo e di forma arriva la squadra francese a questo appuntamento così importante?

"Il PSG arriva fiducioso, anche se venerdì ha subito la sua prima sconfitta in Ligue 1 contro il Nizza. Una sconfitta che arriva nel momento peggiore, dato che Luis Enrique aveva schierato la formazione tipo, come fosse una prova generale. Purtroppo, la squadra non è riuscita a imporsi. Più in generale, la dinamica recente non è eccellente: solo una vittoria nelle ultime quattro partite e prestazioni meno brillanti rispetto all'inizio dell'anno. Ma i giocatori sono determinati, sereni e focalizzati su questa semifinale. Sono convinti di potersi qualificare per la finale".

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Guardando l'organico del PSG, quali ti sembrano oggi i punti di forza principali e quali le debolezze evidenti?

"Il punto di forza principale è il collettivo. Tutti contribuiscono, sia in fase offensiva che difensiva. C'è una vera energia e una forza di gruppo. I giocatori si scambiano spesso le posizioni, rendendo la squadra imprevedibile. Tra le individualità spicca Désiré Doué, l’uomo più in forma del momento. La debolezza principale è la difesa: il PSG subisce troppi gol e fatica a mantenere la porta inviolata, soprattutto sui calci piazzati, che sono un punto debole e un punto forte dell'Arsenal. Il 38% dei gol subiti in stagione sono arrivati da palla inattiva".

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Restando in tema Arsenal: quali sono i giocatori dei Gunners più temuti a Parigi?

"Bukayo Saka, ovviamente, che aveva già fatto molto male al PSG nel match di ottobre. Anche Declan Rice è temuto: il PSG può soffrire fisicamente a centrocampo, come si è visto contro l'Aston Villa. Infine, William Saliba in difesa, nonostante qualche errore recente, è un top player dell'Arsenal".

Se ti chiedo un pronostico secco per Arsenal-PSG, cosa rispondi? Che tipo di partita ti immagini?

"Difficile da pronosticare questo Arsenal-Psg, ma vedo complicato che il PSG riesca a vincere all'Emirates. Prevedo una vittoria di misura per l’Arsenal. Questo però lascerebbe comunque aperte le possibilità di qualificazione per il PSG nella gara di ritorno a Parigi".

Doue, Psg

Douè talento eccezionale e Donnarumma...

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Durante la stagione, ci sono alti e bassi: quale giocatore del PSG ti ha deluso rispetto alle aspettative? E chi ti ha sorpreso positivamente?

"Non ci sono grandi delusioni, perché il PSG è riuscito sempre a trovare protagonisti diversi. Però, se devo citarne uno, direi Warren Zaïre-Emery, che ha perso il posto da titolare nei match importanti e sta vivendo un periodo più complicato. È normale, è giovane e ha bisogno di tempo. Anche Marquinhos non è sempre stato all’altezza del suo ruolo da capitano. La sorpresa più grande è Désiré Doué: partito in sordina, ora è uno dei migliori e più decisivi della squadra. Un talento eccezionale a soli 19 anni".

Donnarumma

Focus su Gianluigi Donnarumma: che bilancio fai del suo percorso a Parigi fino ad oggi?

"Donnarumma è sempre stato discusso, soprattutto per la mancanza di continuità e alcuni errori nei grandi match (Real Madrid, Barcellona, Dortmund, Atlético). Luis Enrique lo aveva addirittura messo in panchina per Safonov a novembre contro il Bayern! Ma da inizio anno è straordinario: più sicuro in uscita, più completo, migliorato anche nel gioco coi piedi. È stato determinante contro Liverpool e Aston Villa. Sta facendo una stagione 2025 eccezionale ed è vicino a ottenere il rinnovo di contratto, che prima era in discussione".

Secondo te, Donnarumma può essere considerato il miglior portiere del mondo attualmente?

"È difficile dare giudizi assoluti sui portieri, ma al momento sì, è tra i primi tre al mondo, insieme a Sommer e, nonostante l'eliminazione del Real, anche a Courtois. Ora deve solo confermarsi in queste partite decisive".

Parliamo di un altro grande talento: Khvicha Kvaratskhelia. Come giudichi questi primi mesi al PSG? Ti aspettavi qualcosa di diverso?

"Il suo inserimento è stato molto buono. È già diventato indispensabile per Luis Enrique, pur essendo arrivato solo a gennaio. Non è ancora perfetto in termini di continuità, ma la sua energia, la duttilità e il lavoro difensivo sono molto apprezzati. Enrique lo voleva da tempo e ora ne è pienamente soddisfatto".

Donnarumma Psg

Psg tra presente e futuro

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C'è un giocatore di cui si parla poco: Fabián Ruiz. Non pensi che sia uno degli elementi più sottovalutati della squadra, vista l'importanza che ha?

"Sì, assolutamente. Forma un trio perfetto a centrocampo con Vitinha e João Neves. L'intelligenza tattica di Fabián dà equilibrio alla squadra. Non è spettacolare né fisicamente dominante, ma è fondamentale per la gestione del gioco. Oggi, nel PSG, è praticamente un punto fermo".

Parlando di giovani talenti: cosa puoi dirci su Désiré Doué? Qual è il suo vero potenziale?

"È un fenomeno, uno dei migliori della sua generazione. Arrivato al PSG ad agosto, è diventato titolare da dicembre, è stato convocato in nazionale a marzo ed è ormai imprescindibile. Ha tutto: tecnica, visione di gioco, energia. Se continua a crescere così, può diventare uno dei migliori al mondo".

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Tra i giocatori che mi piacciono molto c’è Lee Kang-in. Come giudichi la sua crescita? Pensi che sarebbe titolare in molti top club europei?

"Lee Kang-in ha fatto passi da gigante. Ha migliorato il suo fisico e la sua intensità di gioco, che erano i suoi limiti principali. È estremamente tecnico e molto intelligente tatticamente. In molti grandi club potrebbe trovare spazio, magari non sempre come titolare fisso, ma sicuramente come elemento molto prezioso".