Borges, allenatore dello Sporting CP, ha parlato alla vigilia dell'importantissimo e sentitissimo match contro il Porto.
Lo Sporting si prepara alla difficile trasferta contro il Porto nella ventunesima giornata di Liga Portugal. Questo speciale match, O Classico per gli amanti di queste sfide, dirà molto su chi potrà vincere il titolo a fine stagione. Le due squadre sono divise da otto punti e gli ospiti approcciano a questa trasferta con lo status di favorita visto il primato solitario. L'allenatore Rui Borges ha però cercato di tenere cauto l'ambiente tenendo conto di quanto possa essere importante per entrambe questa partita.
Sporting, le parole di Borges
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Rui Borges, tecnico dello Sporting, ha spiegato le insidie di questo match contro un Porto in difficoltà: "Forse è più facile per loro che per noi in termini di conoscenza. Ora è arrivato in panchina Anselmi e sta cercando un'identità. Per noi è più difficile percepire i cambiamenti e il modo in cui li fa. Si possono capire alcune cose analizzando le sue squadre passate, ma siamo più concentrati su cosa possiamo fare adesso. In questo momento siamo più preoccupati di cosa dobbiamo fare. Come sempre il nostro obiettivo è fare la nostra parte. Se lo faremo bene, miglioreremo o manterremo il vantaggio che abbiamo sul secondo posto".
"La distanza che si è creata dietro di noi potrebbe persino dare una dose extra di motivazione al Porto - continua Borges -. Dobbiamo essere preparati alle esigenze e all'atmosfera dell'Estádio do Dragão. Abbiamo gli stessi favori del pronostico. Il primo posto? I giocatori devono capire che ci è voluto molto per raggiungerlo ma che ci vuole ancora di più per rimanerci. Se ci rilassiamo, perderemo rapidamente la nostra posizione. Dobbiamo essere concentrati in ogni momento. Tutti vogliono il nostro posto, quindi diventa ancora più difficile mantenerlo. Essere primi implica molto, anche in termini di motivazione dei nostri avversari. Abbiamo incontrato molte squadre con blocchi molto bassi e le partite non sono state molto belle o spettacolari di conseguenza. Sarà sempre più così".