Bruno Fernandes è già il miglior rigorista della storia del Manchester United: la rivelazione dell'ex Sampdoria
Bruno Fernandes, con 36 trasformazioni, è già il miglior rigorista della storia del Manchester United. Il portoghese si è messo dietro leggende del calibro di Ruud van Nistelrooy (28), Wayne Rooney (27), Cristiano Ronaldo (21) ed Eric Cantona (18). Ai canali ufficiali del club, l'ex Sampdoria ha rivelato: "Molti rigoristi hanno un lato fisso e tirano lì. Scelgono prima un lato, calciano di potenza in quella direzione e continuano a segnare. Questo l’ho imparato da Fabio Quagliarella nel periodo in cui ero alla Sampdoria".
Bruno Fernandes: "Vi racconto i rigori di Fabio Quagliarella"
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Il fantasista dei Red Devils ha raccontato Quagliarella: "Lui guardava sempre il portiere, aveva una rincorsa veloce ed un tiro molto potente. Ma cercava sempre di capire i movimenti del portiere e tutto ciò l’ho preso da lui perché voglio sempre migliorare e imparare dai migliori. Anche quando vado in Nazionale faccio sempre due chiacchiere con Cristiano Ronaldo per capire qualcosa anche da lui. Ha cambiato spesso il modo di calciare perché nel calcio le cose cambiano rapidamente. I portieri ti iniziano a studiare, a conoscere". "Se chiedessi a chiunque al mondo chi sceglieresti per tirare il tuo rigore al 90° minuto e salvarti la vita, o qualsiasi altra cosa, la maggior parte delle persone direbbe Cristiano. Perché sanno che, in quel tipo di momento, è decisivo". Bruno Fernandes ha così svelato i suoi riferimenti per i calci di rigore, che sono Quagliarella e Cristiano Ronaldo.
Il capitano del Manchester United, a Bbc Sport, recentemente ha anche rivelato un curioso retroscena di calciomercato: "Mi sono seduto con il club perché mi è stata fatta un'offerta per andarmene. Abbiamo parlato della possibilità che lasciassi il club o che rimanessi. Hanno detto cosa volevano da me. Ho solo chiesto se mi vedono ancora come parte del futuro del club o no. Ho parlato all'epoca anche con Erik ten Hag. È stato molto chiaro con me, il club è stato molto chiaro con me, pensavano che avrei avuto un ruolo importante in questa ricostruzione. Pensavo che avremmo potuto avere successo". E sulle dichiarazioni di Roy Kean, che lo ha criticato sostenendo che il talento non basta ma serve anche essere un combattente: "Roy Keane è stato un capitano straordinario per il club, uno dei migliori, come tutti dicono. Non ho avuto la possibilità di vederlo molto, solo negli ultimi anni, ma è stato un grande giocatore che ha vinto tutto per il club. È enormemente rispettato da tutti e ha tutto il mio rispetto. Lui deve esprimere la sua opinione in un programma e questo è ciò che pensa di me. Non voglio copiare nessuno. Cerco di essere il miglior capitano possibile per i miei compagni di squadra e di aiutare tutti nel miglior modo che conosco".
Amorim è già pazzo di Bruno Fernandes: "È così decisivo per noi"
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L'ex Udinese e Sampdoria ha già conquistato Ruben Amorim: "Abbiamo bisogno di Bruno, questo è chiaro. Non è solo la qualità e il carattere. Fa anche degli errori, ma è così decisivo con e senza palla. Si fa sempre avanti. Può mostrare un po' di frustrazione in alcuni momenti, che può ferirlo più di tutti. Lo capisco. Vuole vincere. Ma è sempre disponibile, può giocare in diverse posizioni e quando abbiamo bisogno di un gol o di un assist, lui è sempre lì".
Impegnato in Nazionale, nella serata di ieri anche lui ha commentato il ko sul campo della Danimarca: "Non siamo stati molto aggressivi quando abbiamo perso palla, avremmo dovuto essere un po' più aggressivi nei movimenti con la palla e avevamo bisogno di più palloni in profondità, perché loro marcavano a uomo e non possiamo giocare con Pedro Neto e Rafael Leão e non sfruttare lo spazio con la loro velocità". Il capitano del Manchester United, senatore anche del Portogallo, scuote la sua Nazionale: "Non potevamo fare di più perché volevamo tenere la palla e forzavamo troppo i passaggi corti. Con la pressione della Danimarca così forte, dovevamo essere più intelligenti nel trovare lo spazio all'interno e poi cercare la profondità e non siamo stati abbastanza bravi. Loro erano bravi a pressare e costringerci a commettere errori e segnare gol. Non siamo rimasti sorpresi, sapevamo che erano aggressivi e che sarebbero usciti forti. Ci mancava l'aggressività e l'essere più forti nei duelli, più intelligenti nello sfruttare la profondità. Ci aspetta una partita difficile, ma vogliamo davvero vincere e in casa, con i nostri tifosi, siamo certi che riusciremo a ribaltare l'esito della partita".
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