Cafu e gli ingenti debiti: messa all’asta la mega villa in Brasile

La seconda vita del pendolino Cafu, quella lontana dal prato verde, si può paragonare ad una giostra. Una montagna russa che però ha subito un gusto e ora procede in picchiata verso il suolo.

I debiti accumulati

La sua società di procuratori, la Capi Penta International Player, fondata nel 2004 assieme alla moglie, tra prestiti ed investimenti ha accumulato un buco milionario in bilancio. L’ex Milan e Roma avrebbe contratto debiti con moltissimi fondi e la sua situazione economica lo ha costretto a chiudere dopo 15 anni di attività la Fondazione Cafù, un ente benefico per il suo quartiere in Brasile. Già qualche anno fa il brasiliano si era detto disposto a risolvere i suoi guai fiscali a costo di perdere immobili e altri beni accumulati nel corso della sua carriera. Ecco, questa ipotesi, nel corso del tempo, è divenuta forzatamente realtà. 5 case vendute, altre 15 pignorate, ma il buco non è colmato.

L’ultima decisione del tribunale è stata la confisca della sua maxi villa in Brasile. Un abitazione nei pressi di Alphaville a San Paolo, dal valore di 6.5 milioni è stata messa all’asta. Sei camere da letto, ascensore, piscina, un campo da calcio ed un cinema. Una costruzione imponente che sarà venduta a scanso di decisioni dell’ultimo minuto, per circa 4.35 milioni. L’asta, che partiva da 4 milioni, è stata vinta da una società che si incaricherà di saldare il conto con una caparra iniziale e con 15 rate mensili. Dall’ufficialità della vendita, Cafù avrà 45 giorni per lasciare la proprietà.

In un primo tempo, il 53enne aveva provato a fermare l’asta della sua villa sostenendo che questa fosse un bene familiare nonchè abitazione principale della famiglia e per qusto non confiscabile. Argomentazioni che una volta visionante sono state respinte dal tribunale. 

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