Posizione forte

L’allenatore del Tottenham femminile dalla parte delle donne: “Ce ne vogliono di più in panchina”

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Il tecnico del Tottenham Women sostiene che la presenza di più allenatrici sia un elemento cruciale per la crescita di questo sport.
Luca Quadraro

Robert Vilahamn, allenatore del Tottenham Women, non ha dubbi: nel calcio femminile devono esserci più donne alla guida. Una presa di posizione forte, soprattutto considerando che lui stesso è uno dei sei uomini ancora presenti sulle panchine della Women's Super League. Ma invece di difendere il suo posto, si fa una domanda scomoda:

“Dovrei essere io ad allenare questa squadra? O il mio ruolo dovrebbe essere affidato a una donna?”

Nel calcio, la meritocrazia viene spesso usata come scudo per giustificare squilibri evidenti. Ma Vilahamn non si accontenta delle risposte facili. Il suo obiettivo non è solo vincere sul campo, ma anche cambiare la cultura di questo sport.

Scelte coraggiose: più donne nello staff

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“Spero che sempre più donne diventino allenatrici principali,” afferma, e il suo impegno va oltre le parole. Nel costruire il suo staff, ha scelto con convinzione figure femminili, come Vicky Jepson, assistente senior, e l’ex calciatrice messicana Bri Campos. Non per una questione di immagine, ma perché crede fermamente che il calcio abbia bisogno di più voci femminili, soprattutto quando si tratta di allenare squadre di donne.

“Se posso scegliere tra un uomo e una donna con le stesse capacità, scelgo la donna. Perché per troppo tempo è successo il contrario.”

Un’affermazione netta, che sfida anni di consuetudini nel calcio. Per Vilahamn, la diversità nello staff tecnico non è solo un atto di giustizia, ma anche una strategia vincente: le squadre migliori sono quelle con età, esperienze e generi diversi.

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“Non posso sapere tutto, ho bisogno di ascoltare”

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Lavorare con atlete donne gli ha fatto capire quanto sia fondamentale ascoltare chi vive il calcio da un’altra prospettiva.

“Se penso di sapere già tutto, sbaglio. Ho bisogno di chi ha un’esperienza diretta per essere un leader migliore.”

Secondo l’allenatore svedese, la crescita di una squadra passa dalla capacità di valorizzare il talento senza pregiudizi. Ed è proprio per questo che insiste sulla necessità di avere più allenatrici nel calcio femminile e, ancora di più, nel calcio maschile.

Una battaglia personale per l’uguaglianza

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Dietro questa visione c’è anche una motivazione personale. Vilahamn ha due figli gemelli, un maschio e una femmina, e guardandoli crescere si è reso conto di quanto il mondo offra loro opportunità diverse.

“Mia figlia merita le stesse possibilità di mio figlio.”

E proprio nel suo ruolo al Tottenham vede la possibilità di fare qualcosa di concreto per cambiare le cose.

FA Cup time 🔥

🆚 Everton

🏟️ Walton Hall Park

🕖 7pm GMT

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— Tottenham Hotspur Women (@SpursWomen) January 29, 2025

 

Il calcio sta cambiando, ma la strada è lunga

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Nel calcio femminile, il cambiamento sta già iniziando. Con le recenti nomine di Renee Slegers all'Arsenal e Natalia Arroyo all'Aston Villa, la Women's Super League sta raggiungendo un equilibrio sempre più vicino alla parità. Ma c’è ancora tanta strada da fare.

Vilahamn non vuole essere solo un tecnico, ma un alleato per questa rivoluzione. Il suo messaggio è chiaro: non basta parlare di parità, bisogna agire per costruirla davvero.