Il c.t., intervistato da L'Équipe, si è espresso su vari temi riguardanti la nazionale francese: dal suo addio, al caso Mbappé, a chi vede come favorito successore sulla panchina della Francia.
In una cornice molto particolare, un albergo a Beaulieu-sur-Mer, Didier Deschamps ha concesso una lunga intervista a tre fra le principali testate francesi: Le Figaro, Le Parisien e L'Équipe; designando Zidane come suo nuovo successore sulla panchina della Francia.
I temi scottanti sono stati molti: dall'assenza di Mbappé a chi vede come favorito nella corsa alla panchina della Francia dopo il suo addio e il reale motivo dietro a questo addio, con l'ex Juventus che non si è di certo nascosto.
Le parole di Deschamps fra passato, presente e futuro
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"Non sono stanco o esausto, ma sento che la mia pena è scontata. Tutte le cose belle finiscono. E la squadra francese è una cosa molto bella, perché rappresenta venticinque anni della mia vita professionale, se metto insieme le mie due vite. Ma non vado mica in pensione. Deciderò in base a ciò che mi verrà offerto… Le possibilità sono molteplici. Ma non mi vedo come allenatore di un’altra nazionale. E non ho ambizioni politiche" ha dichiarato Deschamps a L'Équipe, e sulla questione Zidane aggiunge: "Tra noi c'è molto rispetto, ci siamo visti l'ultima volta nel 2023 e dovremmo rivederci a breve, è naturale che sia un candidato molto valido, è molto bravo, poi non so se accetterà, ma è un'ottimo candidato".
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Sulla questione Mbappé, che ha fatto arrabbiare un po' tutta la Francia, e la relativa fascia da capitano della nazionale francese l'allenatore marsigliese è stato molto chiaro cercando di stemperare la situazione; ha rassicurato su quando Mbappé abbia voglia di rappresentare il suo paese specificando che tornerà a vestire la maglia dei Bleu per le partite di Nations League di marzo.