I giovani calciatori individuati dal Telegraph sono tutti extracomunitari e hanno già giocato nelle nazionali giovanili inglesi
Il calcio inglese è scosso da un nuovo, presunto, scandalo che coinvolge sia il Manchester United sia il Manchester City. Secondo quanto riportato dal Telegraph, entrambi i club sono implicati in un piano che prevede l'importazione di giovani calciatori dall'estero, sollevando seri dubbi sull'età effettiva di sei delle migliori stelle delle rispettive accademie. Le prove, supportate da fotografie non meglio identificate, suggeriscono che alcuni di questi giocatori potrebbero aver raggiunto la maggiore età prima di quanto dichiarato.
Il caso è emerso grazie alle segnalazioni di diversi genitori di altri bambini che militano nelle squadre giovanili del Manchester United e del Manchester City, i quali hanno denunciato il sospetto di frode relativa all'età. Ren Rumsby (che ha firmato l'articolo sul Telegraph) ha evidenziato che tre dei sei giovani sospettati, che avrebbero giocato con un'età superiore a quella stabilita, hanno in seguito fatto parte della nazionale inglese a livello giovanile, alimentando ulteriormente i dubbi sulla legittimità delle informazioni fornite.
Da Manchester United e City assoluto silenzio sulle accuse
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Nonostante le accuse, né il Manchester United né il Manchester City hanno rilasciato commenti ufficiali sul presunto scandalo. Anche la Premier League e il Ministero dell'Interno hanno preferito astenersi da dichiarazioni, mentre fonti ufficiali garantiscono che l'ingaggio e il tesseramento dei giocatori sono avvenuti nel rispetto delle normative vigenti. Tuttavia, nessuno dei giovani calciatori coinvolti è stato sottoposto a test scientifici per confermare la loro vera età, una pratica che, ai sensi del Nationality and Borders Act del 2022, può essere applicata alle persone come ulteriore controllo dal parte dell'immigrazione al momento dell'ingresso nel Regno Unito.
Trasferimenti dall'estero di giocatori minorenni: la FIFA li vieta
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L'eventuale frode sull'età solleva preoccupazioni ben più gravi, tra cui il rischio di traffico di bambini, poiché le regole della FIFA vietano il trasferimento di giocatori minorenni in altri Paesi, salvo eccezioni legate al trasferimento dei genitori o tutori legali per motivi non calcistici. In questo contesto, il sospetto di aver falsificato l'età dei giovani giocatori non solo compromette l'integrità del processo di reclutamento, ma mette in discussione anche il movente dietro tali pratiche.
Il caso resta in sospeso, in attesa di ulteriori indagini da parte delle autorità competenti. Le implicazioni di questo scandalo potrebbero avere ripercussioni significative sia per i club coinvolti sia per il panorama calcistico internazionale, contribuendo a una riflessione più ampia sulla necessità di controlli più stringenti e di maggiore trasparenza nelle operazioni di tesseramento dei giovani calciatori.