In vista della sfida fra Manchester City e Manchester United, Pep Guardiola, manager dei campioni d'Inghilterra in carica, ha parlato del match che segue la sconfitta in Champions contro la Juventus di Thiago Motta.
PARLA GUARDIOLA
Manchester City-Manchester United, Guardiola in conferenza: “Rodri? Quanto hanno vinto i Bulls senza Jordan?”
Manchester City-Manchester United: la conferenza di Guardiola
—La sfida con i cugini dello United - "E' una partita di calcio, siamo entrambe lì. Emotivamente per i nostri tifosi, ma anche per tutti noi che siamo qui da molto tempo, è sempre qualcosa di speciale. Come ho sempre detto però in questi casi, meno si è emotivi e si cede all'emozione della gara e meglio è".
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"Rodri come Michael Jordan" - "Sapevamo sin dall'inizio, da quando si è infortunato, che Rodri sarebbe stato il vero problema di questa stagione. Quanto hanno vinto gli Chicago Bulls di Michael Jordan dopo che Jordan si è ritirato? Stiamo giocando ogni gara senza il nostro miglior giocatore, il Pallone d'Oro in carica nonché mvp della scorsa Premier League, con Foden che ha giocato a malapena cinque partite scarse al meglio, di sicuro non di più. Nessuna squadra può giocare senza difensori centrali, senza il vincitore del Pallone d'Oro e senza il miglior giocatore della Premier League per tutta la stagione. Certo, è una sfida complicata. L'ultima sfida, contro la Juventus, abbiamo giocato con Grealish interno di centrocampo, che ha comunque fatto una buona partita, sta giocando ottime partite".
"Walker ha il sostegno di tutto il club" - "Non è necessario dire che ha il sostegno da parte di tutto il club, naturalmente da parte di tutto lo staff e di tutte le persone che ci sono. Ma non perché è Kyle, purtroppo succede in ogni settore della nostra società. E' assolutamente inaccettabile e noi lo sosteniamo pienamente".
Lo stato d'animo di Pep Guardiola in questo momento - "Quello che sento in questo momento è quello che ho sentito nell'ultimo periodo, parliamo delle recenti settimane e del mese che abbiamo appena trascorso. Avendo vinto tanto in carriera mi rendo perfettamente conto di quando giochiamo bene e di quando giochiamo male. Dobbiamo certamente calciare ancora di più in porta, essere più bravi sulla fase difensiva, cercare di evitare gli errori singoli. Ma il gioco c'è. A parte le gare con il Liverpool e il Bournemouth, nelle altre partite eravamo lì. Non siamo stati costanti per 90 minuti. Andiamo avanti, continuiamo a lavorare".
Il calciomercato di gennaio - "Io rivoglio i miei giocatori, i giocatori che abbiamo! Vorrei disperatamente competere con la rosa che avevamo all'inizio della stagione. L'ho detto tante volte. Questo è l'unico rimpianto che mi sento di avere, non quello di avere nuovi elementi della rosa, ma poter competere con i miei ragazzi, tutti. In ogni caso, al momento giusto vedremo. Il fatto che il City abbia ottenuto dei ricavi mi inorgoglisce con il club, con l'amministratore delegato e con tutte le persone coinvolte, perché il club deve avere una sua sostenibilità. Questo sta a significare che non abbiamo risorse ingenti da spendere in sede di calciomercato, in particolare oggi dove, per i trasferimenti, è tutto eccessivamente costoso. Inoltre, nelle ultime stagioni, in particolare gli ultimi quattro o cinque anni, abbiamo dimostrato di non essere così attenti sotto questo punto di vista. Quando mi ritrovo a disposizione tre o quattro centrali di ruolo, non vado assolutamente a cercarne altri. Quando ho Kovacic e Gundogan, non ho bisogno di un sostituto in quella posizione. Quando non ho le ali per gli infortuni che abbiamo avuto in questa stagione, mi servono le ali. Quando Erling Haaland è assente, ho Oscar Bobb e Phil Foden per giocare lì e avremo gli stessi obiettivi. Si tratta di ruoli e di posizioni, se ci saranno posizioni scoperte vedremo cosa si potrà fare al limite, ma sarà tutto da valutare anche in relazione alla nostra situazione economica".
Ecco come sta Manuel Akanji - "Ha un fastidio e non si sente al meglio. Contro il Bournemouth ha fatto uno sforzo incredibile giocando in una posizione non sua, lui insieme ad Akè, ed entrambi non erano nemmeno al 50% di quello che possono realmente offrire dal punto di vista fisico. Certo, potrebbe giocarle tutte, magari una volta un tempo, uno sprazzo di gara, ma questa volta mi ha detto di volersi fermare per riprendere la propria condizione fisica al meglio, quindi non sarà con noi".
Emergenza in difesa, soprattutto fra i centrali, contro il Manchester United - "Non so davvero cosa fare, ho un disperato bisogno di elementi che al momento non ho e dovremo valutare nelle prossime ore cosa fare in vista della sfida contro il Manchester United. Forse alcuni esterni devono giocare da terzini, o Matheus Nunes forse può giocare come terzino, o forse possiamo giocare con cinque difensori con i terzini come esterni. Non lo so, sto pensando a cosa fare per la situazione in cui abbiamo solo tre difensori. L'anima e lo spirito della squadra però sono lì".
Un messaggio di Guardiola ai propri tifosi - "Vorrei solo che stiano vicino alla squadra, a questi giocatori, il più possibile perché quello che questi ragazzi stanno facendo, nonostante un calendario impossibile e una serie infinita di infortuni, è davvero encomiabile".
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— Manchester City (@ManCity) December 14, 2024
Questione calendario - "Probabilmente avremo bisogno di una rosa di giocatori pronti per competere di almeno 25 o 30 giocatori. Sarebbe più difficile finanziariamente per il club, ma giocheremo la Coppa del Mondo per Club in estate per tre settimane, ricominceremo la Premier League e forse dovremo avere una rosa più profonda. Ora, per quella che è la situazione, non abbiamo la possibilità di competere, possiamo soltanto restare a galla. Questo è il tempo di stringere i denti, non mollare nulla e cercare di restare il più vicini possibili. Dovremo centrare la qualificazione in Champions e poi a gennaio, febbraio, quando avremo più giocatori a disposizione vedremo davvero cosa fare in questa stagione. Haaland per noi non sarà mai un problema, anzi".
Akè di nuovo nella lista degli infortunati - "Il ragazzo ha giocato sempre nelle ultime due gare, nonostante abbia avuto soltanto un allenamento e poco più e veniva da un infortunio lungo almeno un mese e mezzo, dove è stato praticamente sempre fermo. Se avessi tutti i miei uomini a disposizione potrei fare delle rotazioni che ora non riesco ad operare".
L'impatto di Amorim sul Manchester United - "Ha già dato la sua impronta importante sulla squadra, ma fidatevi che io vorrei fare la gara che abbiamo fatto a Lisbona (quando il suo City ha perso 4-1 contro lo Sporting con Amorim ancora in panchina, ndr) credetemi. Se giochiamo come a Lisbona possiamo farcela".
Questa era la conferenza stampa di Pep Guardiola, manager del Manchester City, a poche ore dalla super sfida contro il Manchester United, un match fra due grandi club in crisi che cercano riscatto e quale miglior occasione se non la stracittadina fra due delle società più titolate del calcio moderno.
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