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Mancano solo poco più di due mesi alla consegna del Pallone d'Oro 2025 (il 22 settembre) e giorno dopo giorno la lista dei maggiori candidati alla vittoria si fa sempre più piccola. O forse si potrebbe già avere un verdetto. Secondo i pronostici, i maggiori aspiranti al premio sono Lamine Yamal e Ousmane Dembelé, quest'ultimo però ieri sera è uscito pesantemente sconfitto dalla finale del Mondiale per Club (3-0 per il Chelsea) e questo potrebbe avere grandi ripercussioni sulla decisione dei giornalisti.
La finale del Mondiale per Club potrebbe avere dato una svolta decisiva alla consegna del prossimo Pallone d'Oro. Le scommesse sembrano essere concentrate su due soli nomi, Dembélé e Lamine Yamal, con subito dietro la sorpresa, ma meno quotata, Raphinha. La sconfitta del PSG contro il Chelsea nella finale della Coppa del Mondo per club consente di bilanciare un equilibrio di una situazione che il francese aveva inclinato a suo favore.
Sembrava che l'ex blaugrana avesse fatto un passo da gigante verso la corona d'oro nella semifinale contro il Real Madrid, nonostante i pochi minuti giocati negli ottavi e nei quarti di finale. La finale poteva essere la svolta definitiva verso la vittoria ma così non è stato. Sul campo il classe '97 si è visto a malapena. Una sconfitta che, in fin dei conti, non cancella assolutamente la stagione da grande protagonista dell'attaccante: 35 gol e 15 assist in 52 partite con il PSG in tutta la stagione, aggiungendo poi la conquista di Ligue1, la vittoria della Champions League con tanto di MVP del torneo, il trionfo in Coppa e Supercoppa di Francia. Lo stesso Luis Enrique ha dichiarato: "Ha dimostrato di essere un gradino sopra gli altri per il Pallone d'Oro".
Lamine Yamal, dopo ieri sera, rappresenta un vero e proprio ostacolo per la conquista del Pallone d'Oro. Il giocatore dell'accademia del Barça ha vinto la Liga, la Copa del Rey e la Supercoppa spagnola, aggiungendo poi i 18 gol nelle competizioni nazionali, più altri tre con la nazionale spagnola. 21 in totale. Questo e altri 25 assist, tutti con il Barcellona. Sicuramente meno trofei in confronto a Dembelé ma le sue magie in campo e i record individuali frantumati nel corso della stagione sia con il club che in Nazionale possono rivelarsi un'arma a doppio taglio. Ci sarà una decisione molto difficile da prendere il 22 settembre. E chissà se alla fine..."tra i litiganti il terzo gode".
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