Scartato da Mancini, passato per il Milan: Niang è pronto a far piangere il Manchester City

La storia di Mbaye Niang è di quelle che solo il calcio può raccontare. Partito dalla Francia, l'esterno offensivo di origini senegalesi ha fatto il giro del mondo di questo sport ed è ora in Africa, al Wydad AC, club marocchino che parteciperà alla prossima Coppa del Mondo FIFA per club.

Mancini non lo ha voluto ai tempi del City: ora li sfida in Coppa del Mondo

Una nuova competizione porta con sé una ventata di indiscrezioni, curiosità, storie e retroscena. Una di queste è legata alla carriera di Mbaye Niang, ma dobbiamo tornare all'estate del 2012. Dopo essersi messo in mostra con la maglia del Caen, in Francia, l'attaccante classe 1994 è uno dei talenti più luminosi del calcio europeo. Su di lui ci sono tutti i club del Vecchio Continente, fra i quali anche il Milan ed il Manchester City. Un'operazione potenzialmente da sei milioni di sterline per Niang all'Etihad, ma Roberto Mancini, manager dei Citizens e fresco vincitore della Premier League, preferì non affondare per quel talento che, poi, andò proprio al Milan. In rossonero Niang ha vissuto molti alti e bassi confermando solo in una piccola parte le grandissime aspettative che si erano create attorno al suo talento.

Dopo il Milan c'è stato il ritorno in Francia, al Montpellier, poi il Genoa, il Torino, il Watford e molti molti altri club, più di recente anche e soprattutto fuori dall'Europa, eccezion fatta per gli ultimi sei mesi della scorsa stagione dove, con i suoi gol, Niang ha contribuito alla incredibile salvezza all'ultima giornata dell'Empoli di Davide Nicola, al Castellani contro la Roma.

Una nuova avventura in Marocco e il sogno mondiale per Niang

Oggi Mbaye Niang veste la maglia del Wydad AC, club marocchino che parteciperà al prossimo Mondiale per Club e avrà nel girone proprio il Manchester City (ed anche la Juventus), il club che lo "snobbò" ai tempi del grande salto.

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— FIFA Club World Cup (@FIFACWC) December 7, 2024

Ed è in questo modo che nascono le storie che caratterizzano le competizioni, a distanza di 13 anni Niang, salvo trasferimenti in mezzo, sfiderà la squadra di cui avrebbe potuto far parte e, magari, avere una carriera più ad alti livelli di quella finora registrata. Quando si dice, le sliding doors.