Lo Stivale è stato privato di una di quelle emozioni che ha vissuto sempre con grande passione. Delle sensazioni che per quattro volte hanno portato la maglia azzurra sul tetto del mondo. Le prime due volte negli oscuri anni Trenta ('34 e '38), la terza in Spagna '82 con l'esultanza di Tardelli al secondo gol contro la Germania dell'Ovest. Poi la quarta volta nel 2006, in terra tedesca, in finale contro la Francia. Ma non manca solo sentir dire "Siamo Campioni del Mondo". Manca proprio l'Italia che non gioca un Mondiale dall'edizione di Brasile 2014. Ripercorriamo gli ultimi e dolorosi precedenti della Nazionale italiana nelle qualificazioni alla competizione FIFA.
Missione italiana!
Un Mondiale per l’Italia! Azzurri tra sogno e assenza cercano la qualificazione per il 2026

I bambini accompagnati reagiscono mentre i giocatori dell'Italia intonano l'inno nazionale prima della partita di ritorno dei quarti di finale di UEFA Nations League tra Germania e Italia allo stadio di calcio di Dortmund, il 23 marzo 2025 a Dortmund, Germania. (Foto di Stuart Franklin/Getty Images)


Il disastro di Ventura: Italia fuori da Russia 2018
—Al ritorno dalla campagna europea, nell'estate 2016, gli Azzurri devono salutare Antonio Conte come commissario tecnico. Il successore dell'allenatore salentino ex-Juventus era stato già comunicato prima della partenza per la competizione UEFA che si è tenuta in Francia. Un nome che nessuno si aspettava, ma che l'allora presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, aveva intravisto come "l'ideale".
Giampiero Ventura diventa così il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. L'esordio sulla panchina arriva con un battesimo di fuoco: il 1° settembre dello stesso anno, nella sconfitta per 3 a 1 contro la Francia al San Nicola di Bari. Una disfatta che, in realtà, preannunciava il crollo che da lì a poco avrebbe colpito la selezione azzurra.

L'Italia, infatti, si presenta alla fase di qualificazione per il Mondiale di Russia del 2018. Ventura si ritrova nel girone contro la Spagna, non nel suo momento migliore ma comunque in grado di far male. Gli Azzurri terminano secondi proprio dietro gli iberici (vittoriosi nel ritorno tra le due selezioni) e si trovano ad affrontare la doppia sfida per i play-off contro la Nazionale svedese. Un accoppiamento che dava per stra-favorita la Nazionale di Ventura. Ma già da tempo, il c.t. aveva ormai perso il gruppo che, prima del confronto con gli scandinavi, si è riunito per parlare della situazione. Una riunione, però, che non ha coinvolto l'allenatore su cui gli stessi convocati non riponevano più la fiducia. Il dramma si completa nel novembre del 2017.
L'andata, il 10 novembre, a Stoccolma i padroni di casa si impongono per 1 a 0, grazie alla rete di Johansson nel secondo tempo. La Nazionale italiana non si rende mai veramente pericolosa (tranne che per un palo di Matteo Darmian) e il triplice fischio mette gli Azzurri in una posizione sfavorevole. Tre giorni dopo, a San Siro, l'Italia avrebbe dovuto vincere con almeno due gol di scarto. Ma sembra non esserci alcuna vera reazione: né dai giocatori, beccati dai fischi del Meazza, né da parte del tecnico che non sapeva cosa fare.

Esemplare lo sfogo di Daniele De Rossi che, scelto per entrare dalla panchina, dice al collaboratore di Ventura: "Ma che entro a fare? Dobbiamo vincere, mica pareggiare! Mandate gli attaccanti". Frase che lo stesso centrocampista della Roma confermerà di aver detto proprio ai microfoni del post-partita.
Mentre il sogno di Russia 2018 si sgretolava tra le lacrime degli Azzurri e la contestazione dei tifosi, Ventura se ne rientrava tranquillamente nel tunnel. L'Italia, dopo 60 anni dall'ultima assenza, non giocherà il Mondiale. Il 15 dicembre la federazione annuncia l'esonero del c.t., ma i vertici erano ormai indiziati tra i principali responsabili del disastro.
La gestione Mancini: la Macedonia cancella l'Europeo vinto
—La breve e tragica esperienza di Ventura come guida dell'Italia ha avuto sin da subito delle conseguenze importanti, sia sul piano sportivo che su quello politico. La Federazione e Carlo Tavecchio sprofondano nel caos, tanto che dopo la fallimentare Assemblea Elettiva del gennaio 2018 arriva il commissariamento da parte del CONI. Luigi Di Biagio viene nominato commissario tecnico ad interim della Nazionale, dal febbraio al marzo dello stesso anno. Il 14 maggio parte, ufficialmente, il progetto azzurro di Roberto Mancini.
Sotto la guida del tecnico ex-Lazio ed ex-Inter, l'Italia sembra effettivamente attraversare un vero e proprio "rinascimento" (tanto da essere spunto e tema della terza maglia della Nazionale, targata Puma). Il 12 ottobre 2019, gli Azzurri di Mancini ottengono la matematica qualificazione ad Euro 2020 con tre giornate d'anticipo. Alla fine di questa fase preliminare alla competizione UEFA, l'Italia registra il record di imbattibilità (40 risultati utili consecutivi).

Gli Europei si giocano solo nell'estate 2021, per via della pandemia da Covid l'anno precedente. Mancini sembra aver completato la ricostruzione della Nazionale azzurra, vincendo il trofeo nella finale di Wembley contro l'Inghilterra. Ma i tifosi del Belpaese sognano il ritorno in grande nell'altra competizione: la Coppa del Mondo. La missione del post-europeo è una: portare l'Italia al Mondiale di Qatar 2022.
Più facile a dirsi che a farsi. Perché la Nazionale italiana sembra aver perso quella determinazione ed energia che gli ha permesso di trionfare agli Europei. Tralasciando la sconfitta nella finalissima tra campioni UEFA e CONMEBOL, contro l'Argentina, l'Italia non riesce più a trovare continuità. Si classifica come terza nella Nations League, dove perde in semifinale contro la Spagna e vince nella finalina contro il Belgio. Ma le qualificazioni per il Qatar si complicano per via di quattro pareggi contro: Bulgaria, Irlanda del Nord e Svizzera per due volte. Proprio gli elvetici andranno al Mondiale da primi del girone.

L'Italia deve affrontare gli spareggi e sulla strada spunta la Macedonia del Nord. Si gioca il 24 marzo 2022 al Renzo Barbera di Palermo. Gli Azzurri di Roberto Mancini ci provano e dominano la gara, rischiando qualcosa nel primo tempo. L'occasione migliore è sui piedi di Domenico Berardi che non tira subito a porta vuota e il tiro, debole, viene recuperato dal portiere macedone. I cambi non svoltano, anche perché il copione è lo stesso: l'Italia quasi sempre in attacco. Al 92esimo, in pieno recupero, la doccia fredda: il destro angolato di Trajkovski, da fuori area, sorprende e batte Donnarumma. Per la seconda volta consecutiva, la Nazionale italiana non va a giocarsi la Coppa del Mondo.
Spalletti per portare l'Italia al Mondiale 2026
—Servirà qualcosa che è mancato nelle precedenti fasi per la qualificazione ai due Mondiali che non sono stati raggiunti dagli italiani. Cuore, grinta, coraggio. Serviranno i migliori, gli uomini copertina della Nazionale, per trascinare la squadra di Luciano Spalletti a contendersi la Coppa del Mondo nell'estate 2026 tra Messico, Canada e Stati Uniti d'America.

Nella sera di venerdì 6 giugno, l'Italia volerà alla volta dell'Ullevaal Stadion di Oslo dove affronterà la Norvegia di Erling Haaland. Lo farà in completa emergenza in difesa e con l'importante assenza di Moise Kean. Sarà la prima partita per gli Azzurri in questa fase di qualificazione, mentre gli scandinavi hanno già giocato due partite e si ritrovano a punteggio pieno con sei punti.
Questo mette l'Italia nuovamente in una condizione difficile. Il discorso è ancora lungo e si deciderà solo nel prossimo novembre, ma iniziare con due vittorie all'esordio sarebbe l'ideale: tanto dal punto di vista pratico, quanto sul piano del morale dell'ambiente della selezione azzurra. Spalletti può invertire la rotta. Ma la pressione è tanta e le critiche (anche alla luce del deludente europeo del 2024) potrebbero farsi più pesanti. Bisognerà, però, trovare la quadra per realizzare il grande ritorno di quelle "notti magiche" che ancora il Belpaese sogna di rivivere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA