Dopo la sconfitta con finale da doppio rosso contro la Lazio, il Cagliari di Nicola torna in campo all'Unipol Domus contro il Milan, reduce dalla vittoria a Madrid in Champions League. Impresa ardua per i sardi ma il tecnico ex Torino vuole crederci, nonostante le assenze di Adopo e Mina.
Le parole prima del match col Milan
Cagliari, Nicola: “Non siamo il Real Madrid e saremo umili; Salvezza? Una Champions”
Il Cagliari e il tecnico Nicola guardano avanti
Il giorno dopo il compleanno di quello che sarebbe stato il compleanno di Gigi Riva, si torna a pensare al campo. Queste le prime parole del tecnico del Cagliari, Davide Nicola, in conferenza stampa tornando sulla gara di Roma: "La società aveva deciso per una voce univoca. La gara con la Lazio è come me l'aspettavo. Volevamo far vedere che non saremmo andati a Roma per stare a vedere. I ragazzi hanno fatto una gara straordinaria. Un paio di errori di lettura ci sono stati ma quelli accadranno sempre ma l'ordine c'è stato e dobbiamo continuare a lavorare per migliorarci dal punto di vista qualitativo per fare anche più goal".
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Sulle assenze e sul Milan: "A parte gli squalificati (Mina e Adopo) e Jankto li porto tutti. Il Milan è una squadra che al momento non rispecchia il suo valore (primi tre posti). Ha dei giocatori molto forti e col Real Madrid han fatto una gara eccelsa. Noi non siamo il Real Madrid ma se manteniamo l'umiltà e col nostro gioco potremo essere competitivi. Li abbiamo analizzati e faremo il nostro. Sono curioso ma è una squadra molto forte".
Ancora sulle assenze e su Luvumbo, anche in goal con la Lazio: "Luvumbo sta continuando il suo percorso. Ha una posizione specifica in campo e ha delle caratteristiche precise. Si trattava di aiutarlo a migliorare e di non vivere solo dei suoi spunti e che fosse funzionale alla squadra. Non ha abusato delle sue caratteristiche ma in funzione della squadra. Luvumbo è stato costantemente all'interno del gioco di squadra. Deve continuare a fare questo. Quando ha abbassato la frenesia e ha giocato semplice è tornato a segnare. Ero già contento di lui ma si parla tanto di lui per le sue potenzialità. Adopo e Mina sono importanti ma noi abbiamo anche altri giocatori. Non ci sono più titolari o riserve".
Sulle parole di Fonseca post Madrid, sulla difficoltà di giocare a Cagliari, e su Scuffet: "Il portiere è un ruolo particolare e non si può alternare durante una partita. Sono, però, giocatori che possono vivere di uno stato di forma. Come sempre, preferiamo analizzare la partita per intero e magari evitare quella punizione (da cui nata il goal, ndr). Un errore fa parte del gioco. Fonseca ha espresso un'opinione e lo stimo per la sua classe. Ha una filosofia ben precisa. Ha parlato di un'impressione sua, dal suo aspetto. A volte non basta essere al massimo e serve trovare lo spirito che magari esca da quello di cui sei abituato. Queste partite sono bellissime da giocare per misurarci e per migliorare la mentalità".
Alternanza possibile di Scuffet, le polemiche post Lazio e il ricordo di Gigi Riva: "C'è una rosa a disposizione. L'alternanza c'è stata già in Coppa Italia. Per me è importante che ogni giocatore abbia la sua occasione e cha abbia considerazione durante la stagione. Le polemiche di Roma nascono e finiscono a Roma. Sul festeggiamento di Riva, noi siamo andati a presenziare a una serata straordinaria e ha riconoscere un personaggio che ha fatto in gran parte la storia del Cagliari. Non è stato un festeggiamento ma celebrato un compleanno straordinario".
Sul modo di giocare, Nicola risponde così sul suo Cagliari: "Io lavoro sul gioco, sui tempi di gioco, sulla qualità del passaggio, sulle scelte da fare. Nel nostro caso stiamo lavorando per migliorarci. Serve lavorare sull'uomo e sull'atleta, un lavoro olistico. Non facciamoci 'seghe mentali' ma continuiamo a lavorare".
Ancora sul gioco: "Deve ripetere tanto e fare ciò che serve. Abbiamo un'identità precisa e adesso parte il secondo obiettivo, ovvero fare le cose con più qualità e più velocità. Si entra nel dettaglio e bisogna fare le cose ancora meglio. Come i corridori dei 100 metri, lavoriamo per migliorare il millesimo".
La squadra come sta dopo tre ko di fila: "Una squadra che lotta per il nostro obiettivo perde un certo di partite all'anno. Noi, però, dobbiamo pensare di migliorarci e pensare di fare punti anche contro squadre forti. Ci saranno partite in cui non riusciremo a farcela ma ci saranno anche gare in cui avremo più continuità. La cosa da non fare è andare dietro a certi discorsi e andare dietro a picchi di entusiasmo (come dopo i 7 punti consecutivi). Mantenere alta l'umiltà e la convinzione di migliorarsi. Per noi la salvezza sarebbe una Champions".
Su Piccoli: "Un ragazzo forte, è un 2002 e può migliorare. A volte è un po' frenetico, specie nel cercare il tiro ma va lasciato crescere. Per ora serve dare continuità. Nelle soste, forse, si potrà lavorare anche su altre soluzioni".
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