1000 tifosi ok per Arezzo-Perugia, ma le due curve disertano il derby: “Noi non entriamo, è una farsa”

"Non saremo sugli spalti". E' la decisione della Curva Minghelli dell'Arezzo che a poche ore dall'apertura della vendita dei biglietti per il derby ha comunicato con una nota che non prenderà parte alla partita con il Perugia. "Non è una protesta, ma una presa di coscienza penderata. In questo momento infatti, ci è impossibile vivere lo stadio e la partita come vorremmo. Non per questo faremo mai mancare il nostro sostegno e la nostra vicinanza alla squadra".

Dal canto loro gli ultras del Perugia non acquisteranno i 70 biglietti riservati ai tifosi del Grifo lunedì sera (5 ottobre) ad Arezzo, dove i biancorossi di Fabio Caserta giocheranno il derby etrusco in un Comunale parzialmente riaperto al pubblico dal Gos. "I gruppi ultras della Curva Nord - si legge in un comunicato degli ultras pubblicato da Perugia Today - non prenderanno parte alla trasferta di Arezzo, per i motivi già spiegati nel precedente comunicato. Poco conta, ad oggi, che si tratti di un derby o di una semplice partita di cartello, se non possiamo viverla da ultras. La concessione dei 70 biglietti è per altro l’ennesima scelta insensata in un momento come questo. Acquistare uno dei pochissimi tagliandi disponibili, a nostro avviso, è un gesto egoistico nei confronti di un’intera tifoseria costretta a casa, per poi assistere inermi alla partita, sottostando ai rigidi protocolli imposti, senza calore ne colori. Chiunque sarà presente nel settore ospiti non rappresenta i tifosi biancorossi né la nostra città, non dimostra più attaccamento di chi non è presente, ma prende parte all’ennesima farsa in un periodo come questo così travagliato, un’infamia ingiustificabile. Gli ultras e i tifosi del Perugia, quelli che veramente hanno il Grifo nel cuore, aspettano tempi migliori per tornare liberi sugli spalti, non da semplici spettatori paganti ma per sostenere questa maglia come sempre è stato!"